dopo le sette - edizione 2019
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Esattamente cento anni fa nasceva a Milano l’Associazione Nazionale Alpini ad opera di un gruppo di Reduci Alpini della Grande Guerra che elesse primo presidente Daniele Crespi cui succedettero nell’ordine Carlo Carini e Arturo Andreoletti, milanese di nascita ma comasco di adozione.
“Un abbraccio lungo cent’anni” si leggeva sul giornale sezionale Baradèll di marzo 2019; “Un abbraccio che continuerà inalterato fino a quando ci sarà una sola penna nera su un cappello alpino calcato sulla testa di un Alpino”.
Un secolo di vita associativa ricordato dal motto dell’Adunata del Centenario di Milano “100 anni di coraggioso impegno”.
Per ricordare la nostra storia centenaria il Gruppo Alpini di Albate, nella serata di lunedì 8 Luglio 2019, organizza un Momento celebrativo per il Centenario con il seguente programma:
- ore 20,00 Ritrovo ad Albate in Piazza IV Novembre presso il Monumento ai Caduti
- ore 20.15 Onori ai Caduti e deposizione di corona d’alloro
- ore 20,30 S. Messa celebrata nella Chiesa Parrocchiale di Albate - dedicata a S. Antonino Martire – nel corso della quale sarà recitata la Preghiera dell’Alpino
Tutti sono invitati
Il Capogruppo di Albate
Giampaolo Bergna
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Si è tenuto a Lasnigo il I° Raduno della zona Alto Lambro Domenica 30 giugno . Il nostro Gruppo ha partecipato alla manifestazione alla quale hanno aderito 30 gruppi con relativi gagliardetti.
La manifestazione che si è svolta in una splendida ma calda giornata di sole è stata organizzata dagli 11 gruppi che fanno parte della zona Alto Lambro con il seguente programma:
corteo per le vie del paese, deposizione corona al Monumento e S.Messa celebrata nella Chiesa Parrocchiale.
Continua la donazione del nostro Gruppo a favore della Congregazione San Vincenzo di Albate.
Oggi abbiamo consegnato, come da richiesta della responsabile Signora Mariadele, i seguenti prodotti:
12 lt olio d'oliva , 20 kg. zucchero, 32 lt. latte a lunga conservazione
La scuola Infanzia di Trecallo, come capita da diversi anni, ha chiesto la collaborazione del nostro gruppo per accompagnare i bambini in una passeggiata in Valbasca. Diversi soci alpini ed amici si sono prestati per sorvegliare i bambini lungo il tragitto di andata e ritorno dall'Asilo. La passeggiata prevedeva anche la colazione al sacco consumata all'ombra del bosco dei carpini in Valbasca. Stanchi ma felici i bambini e le loro insegnanti sono state riaccompagnate in asilo.
Qui di seguito trascriviamo il gradito messaggio di ringraziamento che la direttrice Sig.ra Mariapia ha inviato al nostro indirizzo email:
Mariapia Cerrone 25 giu 2019 - A nome di tutti i bambini e delle maestre dell'infanzia di Trecallo vi ringraziamo per la disponibilità e discrezione che sempre vi distinguono; per aver permesso ai bambini di fare un'esperienza libera e serena.
Buone vacanze.
Lo scorso 13 giugno siamo stati invitati dal nuovo parroco della parrocchia di S. Antonio Rev. Gianmarco , a presenziare alla S. messa e tradizionale processione per le vie della parrocchia in onore di S. Antonio. Don Gianmarco ha voluto che fossimo noi alpini a portare la statua lungo il percorso della processione. Grande la partecipazione dei fedeli della parrocchia e di tanti altri pellegrini che nella giornata hanno voluto visitare il Santuario , unico in Lombardia, intitolato al Santo.
Da parte del nostro gruppo il ringraziamento a Don Gianmarco per la sensibilità che ha avuto nei nostri confronti invitandoci alla cerimonia.
Clicca sulle foto per aprire le due gallerie...
500.000 presenze tra Alpini, familiari, amici e simpatizzanti
150.000 visitatori alla Cittadella degli Alpini
90.000 Alpini nella sfilata di domenica, durata 12 ore
98 esibizioni di cori e fanfare alpini, oltre allo storico concerto del coro Ana Milano al Teatro alla Scala
700 pullman accolti nei parcheggi gestiti dal COA-Comitato Organizzatore Adunata
9.000 posti negli alloggi collettivi allestiti in diverse aree verdi e parcheggi
400.000 passeggeri in più sulle linee ATM tra sabato e domenica
250.000 passeggeri in più sulle linee Trenord tra sabato e domenica
300 agenti di Polizia Locale in servizio venerdì e sabato
800 agenti di Polizia Locale in servizio domenica
1000 agenti tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria impegnati domenica
520 operatori del sistema di Protezione Civile locale coinvolti
651 volontari di Protezione Civile Ana, al fianco delle Guardie Ecologiche Volontarie del Comune
(Dati forniti dal Comune di Milano)
La nuova esperienza con Airbnb
40.000 arrivi negli alloggi Airbnb, pari al +8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e un tasso di occupazione che ha superato del 10% la media stagionale
(Dati forniti dall’Associazione Airbnb)
L’impatto mediatico
400 giornalisti accreditati
800.000 spettatori alla diretta tv Rai (per uno share del 9%)
60.000 visualizzazioni del live streaming sul canale Youtube dell’Ana
1.000.000 di utenti FB che hanno letto le pagine social dell’Ana
10.000 post su Instagram
(credito foto Andrea Cherchi)
Sabato 4 maggio gli Alpini del Gruppo di Albate sono intervenuti nel territorio della Valbasca di Albate che fa parte integrante del Parco della Spina Verde. Oltre ai normali lavori di taglio erba lungo la strada, di rimozione di rami caduti e di pulizia delle canalette di scolo dell’acqua, hanno provveduto a rimuovere tutti gli attrezzi del Percorso Salute a seguito di una decisone - sofferta ma irrevocabile - del Consiglio Direttivo del Gruppo. La motivazione principale risiedeva nel decadimento qualitativo degli attrezzi che, dopo 13 anni dalla inaugurazione dell’ottobre 2006, fatti oggetto di tutti gli eventi atmosferici succedutisi, non garantivano più la totale sicurezza ai fruitori, nonostante gli innumerevoli interventi di manutenzione che gli Alpini hanno effettuato più e più volte nel corso degli anni. La situazione precedente alla avvenuta rimozione era tale da mettere a rischio l’operatività della polizza assicurativa che il Gruppo Alpini aveva stipulato sin dal momento dell’inaugurazione, facendo aumentare a dismisura il rischio di assumere in proprio i costi derivanti da eventuali infortuni.
Adesso gli Alpini di Albate aspettano che le promesse di aiuti finanziari - fatte a suo tempo da parte di comuni o enti per il rifacimento del Percorso Salute, diventino realtà. In caso contrario sarà negata la possibilità di ripristinare l’opera che darebbe valore aggiunto al già bellissimo territorio ricco di verde, di natura e di silenzio, situato a poca distanza del centro abitato e frequentato intensamente in ogni periodo dell’anno da tutti coloro desiderano allontanarsi, anche solo per qualche momento, dai ritmi forsennati della vita del nostro tempo.
Dopo il Gruppo di Collecchio, anche quello di Medesano ha voluto organizzare una gita nella nostra città di Como. Il Capogruppo Zeraschi Mauro , che bene conosce il Gen. Cesare Di Dato, ha voluto nella giornata del 4 maggio visitare la nostra bella città. Cesare ha accolto e organizzato nel migliore dei modi tutta la giornata. Alle ore 9.30 puntualmente il pullman è arrivato a Como nei pressi del Monumento ai Caduti. Erano presenti ad accogliere gli ospiti il Gen. Di dato, il Gagliardetti del gruppo di Como Centro, accompagnato dal capogruppo e consigliere di zona Alessandro Clerici, il gagliardetto dei Gruppo alpini di Albate. Presente anche il Direttore del nostro giornale sezionale Baradell, Pedretti Piergiorgio.
Come primo atto è stato reso gli Onori ai Caduti, Successivamente una piccola cerimonia di scambio di doni. Di Dato ha quindi illustrato le tante bellezze del nostro lago che già si potevano ammirare dalla zona del Monumento.
Successivamente, grazie alla collaborazione della signora Aiani Franca profonda conoscitrice della storia di Como, i gitanti sono stati accompagnati per un giro nella città visitando la basilica del Duomo, quella di S. Fedele e i resti della Terme Romane.
Alla fine della visita trasferimento a Monteolimpino dove era previsto il pranzo e la presenza del gruppo Alpini di Monteolimpino con il suo capogruppo Emanuele Roncoroni.
Ci siamo lasciato dandoci l’arrivederci con il Gruppo di Medesano a prestissimo.. a Milano il prossimo fine settimana per l’adunata del Centenario.
Il 2 maggio 2019, su segnalazione della responsabile della Scuola L.Picchi di Via Acquanera Sigra Orietta Peverelli, abbiamo sostituito le bandiere issate sui pennoni posti sulla facciata.
Con l'aiuto dell'amico Massimiliano, che oltre alla scala ha dato un valido aiuto alla sostituzione del nostro Tricolore e della bandiera dell'Europa rese irriconoscibili dalle intemperie.
L'intervento di sostituzione del tricolore è poi stato effettuato anche alla Scuola d'Infanzia S.Antonino in quanto il vento aveva strappato il tricolore che da pochi mesi era stato issato alla presenza dei bambini che frequentano la struttura.
Come oramai da tradizione consolidata , gli Alpini di di Como sono stato richiesti in aiuto logistico, in occasione della Processione del S.S. Crocifisso di Como, lo scorso venerdi Santo.
Non potevano mancare anche gli Alpini e Amici di Albate.
Il giorno 16/4/19 4 alpini ed 1 amico del nostro gruppo hanno accompagnato i bambini nella tradizionale gita di primavera della Scuola d'Infanzia S. Antonino.
Quest'anno ha avuto come destinazione la Rocca d'Angera. Come al solito il nostro Gruppo ha potuto aiutare la dirigente Silvia e le maestre a vigilare e servire la colazione al sacco ai 75 bambini che hanno partecipato alla gita.
sul totale di n 75 soci aventi diritto al voto.
Dopo aver accertato l’identità di tutti i presenti e la loro legittimazione il Presidente dichiara la presente Assemblea regolarmente costituita e la dichiara pertanto atta a deliberare sugli argomenti posti allo
ORDINE DEL GIORNO
Nomina del Presidente e del Segretario dell’Assemblea
Lettura del verbale della precedente assemblea Ordinaria Annuale del 13/04/2018
Relazione Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell’esercizio chiuso al 31/12/2018
Lettura, discussione ed approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018,
comprensivo dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico redatto nel formato previsto per le micro-imprese in base all’art. 2435-ter del Codice Civile.
In relazione al primo punto all’ordine del giorno l’Assemblea ha nominato Presidente il Sig. Pedretti Piergiorgio e come Segretario il Sig. Galbussera Valerio come già detto in precedenza. Si passa quindi al punto 2 dando lettura del Verbale della precedente Assemblea Ordinaria Annuale del 13/04/2018 che viene approvato all’unanimità. Relativamente al punto 3 Il Presidente dell’assemblea lascia la parola al Presidente del Consiglio di Amministrazione che procede a dare lettura della relazione predisposta dal consiglio sulla gestione 2018.
RELAZIONE DEL PRESIDENTE
Nel corso del 2018 sono state effettuate collaborazioni con le Associazioni o Enti del quartiere come da seguente elenco: - La scuola Massimiliano Kolbe di Muggiò per quanto attiene al pedibus; - Il Corpo Musicale Albatese per il concerto di Natale; - L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Sezione di Como per la giornata del ricordo celebrata in data 11 febbraio 2018 con la partecipazione del Prefetto e del Sindaco di Como; - La parrocchia S. Antonino per cerimonie religiose e continuazione dell’attività di adozione a distanza di un bambino brasiliano; - La S. Antonino Società Cooperativa ONLUS e la scuola d’infanzia di Trecallo per accompagnare i bambini in località del quartiere a scopo didattico; - Le scuole del quartiere per collaborazione legate al programma didattico e la giornata dedicata alla Manifestazione delle Associazioni del quartiere; Oltre a queste attività sopraelencate , la società a proposto ai soci altre forme di partecipazione ed in particolare: - in maggio una gita a Trento in occasione dell’Adunata Nazionale Alpini; - in dicembre una gita turistica a Parma con visita alla città. Nel corso dell’anno sono continuati i lavori di manutenzione del verde in Valbasca e del percorso salute. Prima di concludere vi comunico che il bilancio dell’anno 2018 si è concluso con una perdita netta di € 686,64 che ascolterete dettagliatamente da parte del tesorerie della Società. Ringrazio il Capogruppo Bergna Giampaolo, che in maniera eccellente ha guidato il Gruppo nelle sue attività associative, i soci alpini, i soci amici e tutte le persone che durante l’anno 2018 hanno dato la loro disponibilità per il bene del Gruppo.
Al punto 4 dell’ordine del giorno prende la parola il consigliere della società Bergna Giampaolo che illustra ai presenti il bilancio di esercizio redatto in conformità alla normativa per le micro-imprese, comprensivo dello stato patrimoniale, del conto economico e della nota integrativa in forma micro-imprese al 31/12/2018. Prende la parola il Presidente dell’assemblea che invita i presenti all’approvazione della relazione fatta dal Presidente della Società che viene approvata all’unanimità. Chiede inoltre l’approvazione del bilancio chiuso al 31/12/2018 che viene approvato all’unanimità. Sulla base di quanto contabilizzato e proposto, la situazione patrimoniale ed il conto economico chiudono con una perdita di €. 686,64, che Il Presidente della Società propone ai presenti di coprire nel seguente modo:
- copertura mediante utilizzo del fondo riserva indivisibile iscritto in bilancio.
Il Presidente dell’assemblea chiede l’approvazione della proposta del Presidente della Società. La proposta è approvata all’unanimità.
Dopo le approvazioni da parte dell’assemblea chiede la parola il socio Lodi Gianfranco il quale esorta i soci a predisporre, per il prossimo futuro, soluzioni che possano risolvere il problema dell’invecchiamento dei soci soprattutto in merito al fatto di coinvolgere giovani soci che possano garantire un corretto andamento finanziario della nostra società. A questo proposito risponde il Presidente dell’Assemblea Piergiorgio Pedretti il quale rassicura che si stanno studiando soluzioni diverse che vanno nel giusto senso di quanto sollecitato dal socio Lodi Gianfranco.
Null’altro essendovi a deliberare e, più nessuno avendo chiesto la parola, il Presidente dichiara sciolta l’Assemblea, previa redazione del presente verbale che, letto, viene approvato e sottoscritto alle ore 22,15
Il Segretario verbalizzante Il Presidente dell’assemblea Galbussera Valerio Pedretti Piergiorgio
In attesa che le nostre varie richieste di aiuto fatte al Comune di Como , Lipomo e al Parco Regionale Spina Verde per il finanziamento di una manutenzione straordinaria di tutto il percorso salute, in data 16 marzo 2019, abbiamo effettuato il primo intervento di manutenzione ordinaria in Valbasca.
Con la collaborazione di Volontari e alcuni mezzi messici a disposizione della nostra Unità di Protezione Civile, è stata eseguita una grande pulizia del sottobosco e di varie piante cadute.
Gli interventi continueranno, compatibilmente con il tempo atmosferico, per tenere sempre pulita questa zona di grande interesse per tanti albatesi e non.
Per chi volesse dare una mano, (non occorre essere esperti giardinieri… ma avere un pizzico di buona volontà), siete sempre benvenuti.
Anche per il 2019 il consiglio direttivo del nostro gruppo ha deciso di continuare la donazione
di prodotti alimentari alla Conferenza della San Vincenzo di Albate.
La responsabile Mariadele Guarisco ci ha richiesto olio e caffè che verrà poi distribuito alle
persone bisognose unitamente ad altri prodotti ricevuti dal Banco alimentare e dall'Agea.
Con questa prima donazione del 3/4/19 abbiamo consegnato presso la sede di Albate 12 lt di olio e 8 kg di caffè.
Ingresso libero. tutti siete invitati
Come ricorderete in occasione dell'ultima assemblea ordinaria del nostro gruppo, abbiamo rinnovato l’adozione a distanza del bambino brasiliano che il nostro gruppo sostiene da diversi anni .
Sabato 9 marzo abbiamo ufficializzato la donazione. All presenza del rev. Don Antonio Fraquelli , che dallo scosro hanno ha lasciato la nostra parrocchia e dellal Sig.ra Tagliabure Raffaella, abbiamo consegnato la cifra di 300.00 euro a favore della Associazione Nova Esperanca" dove Leonardo, il bambino che abbiamo adotatto a distanza, è ospitato.
Pubblichiamo, insieme al nostro ricordo di Giacomo Cazzaniga Alpino, anche quello di chi lo ha conosciuto in altri ambiti . Lo abbiamo ricevuto il giorno successivo alla morte di Giacomo.
Vorrei darvi solo nuove buone notizie, ma la vita é cosi, e da un paio di giorni vi comunico di nostri amici che vanno in Paradiso. Stamane é morto Giacomo Cazzaniga. Lo avevo visto domenica all' Ospice di Mariano: gridava alla mamma e quando ha riconosciuto me e Luca Gatti, si é messo a piangere e l'infermiera ci ha pregato di andare via e di lasciarlo solo. Cazzaniga ha attraversato molte volte la nostra vita associativa come arbitro CSI. Lo accompagnavo in macchina a diverse partite ed era come se arrivasse Lo Bello. Ti raccontava quando, stopper dell'Astro Olgiate, aveva fermato Gigi Riva . Poi protagonista dei Tornei Serali, responsabile del calcio CSI e infine allenatore da noi. Un nugolo di ragazzi ( ricordate gli allievi B che poi illustrarono la nostra vita sportiva per anni) e poi il campionato anni 73/74. Nella nostra storia c'é una foto storica: Lui che al termine della partita ad Appiano con la Fulgor, che era in testa alla classifica a pari di noi, stringe il piccolo Luigino Arnaboldi, piangendo dalla gioia; si vinse due a uno, con appunto Luigino protagonista. Poi si perse a Lora, 1 a O , la Fulgor ci raggiunse e, nello spareggio a Lomazzo, vinse il titolo, 3 a 1 dopo i tempi supplementari.
Era Giacomo il "Sergente" di ferro, quello che vedevi nel “Massacro di Fort Apache” o quello di “Rin Tin Tin”, burbero, ma dal cuore d'oro. Poi divenne cuciniere dagli alpini, ma questa é una storia che altri devono raccontare.
Tutti come noi, lo ricordiamo.
per US ALBATESE, Nessi Luigi
“Molte persone che danno poca confidenza e sembrano prive di cordialità, spesso nascondono un animo buono e un cuore generoso”.
Caro Giacomo, non sappiamo chi è l’autore di questa affermazione; ma siamo certi che tu ne sei stato un esempio straordinario.
Il tuo carattere burbero, talvolta scontroso e testardo, nascondeva sempre un animo aperto e generoso non solo verso chi ti dimostrava amicizia, ma anche verso quelli che erano in disaccordo con il tuo modo di interpretare i fatti della vita.
Più volte il tuo animo sensibile ti ha fatto commuovere di fronte a eventi o notizie cariche di tristezza; e tu vivevi con spontaneità queste emozioni, senza nasconderle, perché nascevano da un cuore semplice e nobile.
In questo momento che ci vede riuniti per l’ultimo saluto, è impossibile ricordare i quarant’anni che abbiamo vissuto insieme nel Gruppo Alpini di Albate e gli altri che hai dedicato per tua generosa scelta alla Protezione Civile Alpina; sono molti, troppi i momenti di vita che dovremmo ripercorrere.
Possiamo solo rivolgerti il più sincero ringraziamento per tutto quello che hai fatto e chiederti di salutare gli Alpini di Albate che, prima di te, sono saliti in quell’angolo di Paradiso a voi dedicato. Ciao Giacomo, Alpino dal cuore d’oro.
Queste sono le parole con le quali gli Alpini del Gruppo di Albate hanno salutato lo scorso 22 febbraio il socio Giacomo Cazzaniga, classe 1944, artigliere da montagna del Gruppo Bergamo di stanza alla caserma Druso di Silandro in val Venosta. E qui, in questo luogo che, ai tempi della naja di Giacomo non trovava posto sulle carte geografiche tanto era lontano dal mondo conosciuto, è successo un evento che in parte ha modificato la sua vita. Per capire dobbiamo rifarci a una frase famosa che, in un’unica battuta, indica certe assurdità del servizio militare dove l’unica cosa dritta è il manico del badile che invece deve essere storto…
Il perché di questa affermazione è presto detto: Giacomo nella vita civile era meccanico di tessitura; arrivato che fu in caserma fu nominato cuoco e sbattuto in cucina!
Ma per fortuna, dopo una quindicina d’anni, questa scelta si rivelò azzeccata perché il buon Giacomino, iscrittosi al gruppo di Albate alla fine degli anni ’70, ne divenne uno dei più rinomati cuochi. E quando il gruppo dovette affrontare a più riprese costi non indifferenti per la ristrutturazione della sede lui era sempre in prima linea, con i suoi altrettanto bravi aiutanti, per fare in modo che il reddito della cucina evitasse lo svuotamento della cassa del gruppo.
Giacomo: un Alpino da cuore d’oro! Nonostante la scorza del suo carattere spesso impenetrabile, il suo modo burbero di rapportarsi e la testa dura che spesso gli impediva di discutere e di ricevere consigli.
Ma il suo cuore non aveva limiti alla generosità, alla comprensione, al rispetto e alla commozione. Più e più volte lo abbiamo visto piangere per le emozioni che qualche evento, triste o meno triste che fosse, arrivavano dritte al suo cuore!
E allora vengono in mente alcune frasi famose per “dipingere” il suo carattere. Ha detto Eleanor Roosvelt – una delle First lady americane:”…per trattare te stesso usa la testa, per trattare con gli altri usa il tuo cuore”. E Antoine de Saint Exupéry - autore del Piccolo principe:”…si vede bene solo con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Negli ultimi tempi, forse a causa della salute, aveva in parte rinunciato all’amor proprio; capitava ogni tanto di vederlo un po’ dimesso, trascurato, la barba non tagliata…ma se qualcuno gli avesse fatto osservazione, anche la più blanda, non avrebbe ottenuto in risposta che un brontolamento o, il più delle volte, una parolaccia (??); ma non c’era da meravigliarsi, era fatto così.
Caro Giacomino, sarà impossibile dimenticarti perché ogni Alpino che ha voluto bene al proprio gruppo e all’Associazione come tu hai fatto, lascia un segno intangibile. E questa è una delle peculiarità più evidente degli Alpini: quella di non dimenticarsi mai di chi è andato avanti perché la nostra frase aiutare i vivi ricordando i morti -.coniata nei tempi dolorosi del terremoto in Friuli - esprime l’invito a chi rimane a continuare a fare del bene anche nel tuo ricordo e nel ricordo di chi, prima di te, ha raggiunto il Paradiso di Cantore.
da Ana.it
Benvenuti nel nostro nuovo portale ana.it! Lo abbiamo rinnovato sia nella veste grafica ma soprattutto nella piattaforma software, portandoci dietro tutta la nostra storia dal lontano 2002, migliaia di notizie, immagini, video, e lo abbiamo integrato con i nuovi mezzi di comunicazione social.
E’ dedicato al Centenario dell’Associazione che… a dispetto dell’età è sempre attenta alle nuove tecnologie e ai più moderni sistemi di informazione e comunicazione.
Non è la fine di un lungo percorso bensì l’inizio di uno cammino, molto lavoro ancora ci attende nei prossimi mesi, ana.it è un po’ come il Duomo di Milano, dove è nata la nostra Associazione, il lavoro non finisce mai.
Buona navigazione o come diciamo noi alpini… in marcia!
Celebrata il 11 febbraio 2019, la “Giornata del Ricordo”, organizzata dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato di Como, giornata che vuole ricordare tutti i Martiri delle Foibe e degli Esuli Istriani, Giuliani e Dalmati .
Alla cerimonia, organizzata dal Comune di Como con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato di Como, hanno dato il loro patrocinio la Regione Lombardia, la Provincia di Como e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Presenti il Prefetto di Como Dr. Ignazio Coccia, il Sindaco “di Como Landriscina Dr. Mario, il Presidente della Provincia Fiorenzo Dr. “Bongiasca. Moltissime le Associazioni d’arma presenti con le loro insegne e in particolare il labaro dell’Associazione Combattenti e Reduci provinciale. Erano presenti anche le tre classi dell’Istituto comprensivo di Albate accompagnati dalla direttrice Dott.ssa Valeria Cornelio e dall’insegnante Dott.ssa Eleonora Galli e una classe dell’Istituto Pessina di Como. La cerimonia, iniziata con l’Alzabandiera, è proseguita con l’Onore a tutti i Martiri delle Foibe. Successivamente tre alunni della Scuola G.Marconi , hanno consegnato il Tricolore, donato dall’Associazione Venezia. Giulia, Dalmazia, all’alpino Angelo Navoni: Tricolore che varrà issato presso la Piazza del Tricolore in occasione del 2 Giugno. La Corona, in Onore dei Caduti, era accompagnata dalle Autorità e dalle Sig. re Chiavelli Elena e Manuela, nipoti del Maresciallo di P.S. Aurelio Chiavelli fucilato a Grobnico nel maggio del 1945, già collaboratore del Questore Palatucci ucciso a Dacau dopo aver salvato tanti ebrei dallo sterminio. Il Parroco di Albate, Don Luigi Savoldelli , , ha impartito poi benedizione alla targa che ricorda gli Infoibati, Trucidati e dispersi, civili e militari che ancor oggi non hanno un segno cristiano sulle loro tombe. Il canto del “Và Pensiero” tratto da Nabucco di Giuseppe Verdi ha chiuso questa prima parte delle celebrazioni. Con questo canto, da oltre cento anni, gli Esuli Dalmati e successivamente quelli Giuliani intendono “piangere” la loro Patria perduta similmente agli Ebrei in esilio a Babilonia. E’ l’inno cantato dalle Comunità degli Istriani, Fiumani e Dalmati esuli in Patria e quelle ancora in Slovenia e Croazia o dispersi in tanti parti del mondo. Successivamente alle ore 11.00 presso la biblioteca di Como l’altro momento istituzionale con i saluti delle Autorità e consegna onorificenze. Da parte del Gruppo alpini di Albate il ringraziamento al Presidente Perini per il dono del Tricolore e per il Suo grande impegno nel tenere vivo questo Ricordo.
Come da diversi anni anche venerdi 1° marzo alcuni soci del nostro gruppo hanno accompagnato un'ottantina di bambini
tra "piccoli, mezzani e grandi" con le loro insegnanti nella tradizionale sfilata di carnevale dalla scuola materna S.Antonino
di via Balbiani alla scuola elementare Dalmazio Birago.
Qui i bambini "grandi" della S.Antonino hanno avuto la possibilità di incontrare gli alunni della scuola Birago e di visitare le aule che dovranno frequentare il prossimo anno scolastico.
Non sono mancati momenti di allegria con canti che i ragazzi della scuola secondaria hanno preparato per accogliere i futuri remigini seguito da lancio di coriandoli e stelle filanti per festeggiare il carnevale che tra pochi giorni avrà il suo epilogo.
Come sempre i nostri alpini ed amici hanno ricevuto elogi e manifestazioni di affetto e simpatia da parte dei bambini e delle insegnanti per il servizio impeccabile svolto.
dal sito "Ana.it!
Debuttano ufficialmente i simboli di ogni Adunata Nazionale degli Alpini, selezionati tramite concorso. In questa edizione sono dedicati al Centenario della fondazione dell’Ana. Entrambi i vincitori sono del comasco.
Il manifesto ufficiale dell’Adunata 2019 - opera di Tiziano Tavecchio di Castelmarte (Como), socio del Gruppo Alpini di Castelmarte - rappresenta il forte legame tra Milano e gli Alpini, tramite la comune devozione alla Madonna. In questo caso la “Madunina tuta d’ora” che, adorna del Tricolore, domina con il suo profilo la scena. Nella parte inferiore del manifesto lo skyline del capoluogo lombardo, dai suoi monumenti-simbolo fino ai nuovi grattacieli di City Life e Porta Nuova. Sotto al logo dell’Ana una penna nera con la nappina rossa che svetta dal numero 92.
La medaglia della 92a Adunata è disegnata da Alessio Famlonga di Lurago d’Erba (Como), socio del Gruppo Alpini di Costamasnaga (Lecco). Sul lato frontale la sagoma inconfondibile del Duomo di Milano, sormontata da tre penne alpine - con nappina bianca, rossa e verde - che si elevano al cospetto delle guglie. Sul retro i loghi del Comune di Milano e dell’Ana, contornati dalle date dell’Adunata (10, 11 e 12 maggio 2019) e del Centenario (1919-2019).
Le medaglie saranno acquistabili nei giorni dell’Adunata al costo di 5 euro presso i punti vendita autorizzati.
All'Alpino Tiziano Tavecchio, consigliere sezionale di Como, e ad Alessio Famlonga di Lurago d’Erba (Como), socio del Gruppo Alpini di Costamasnaga (Lecco), i complimenti del nostro Gruppo per gli splendidi lavori.
In data 25 gennaio 2019 alle ore 21,00 si è svolta l’Assemblea annuale ordinaria del Gruppo Alpini di Albate presso la sede sociale in via S. Antonino 35 per discutere e deliberare sul seguente Ordine del Giorno:
Erano presenti n° 39 Alpini del Gruppo oltre a n° 7 Alpini presenti per delega, n° 7 Soci Amici e n° 2 Soci Aggregati.
Dopo il saluto il Capogruppo uscente Giampaolo Bergna e dopo avere eletto l’alpino Flavio Pedretti come Presidente di assemblea , si sono svolti i vari punti all’ordine del giorno.
Successivamente anche il responsabile della nostra Unità di Protezione Civile della Sezione di Como, Gianfranco Lodi Rizzini, alpino del nostro gruppo, ha letto una relazione di tutta l’attività svolta dal nucleo nell’anno 2018.
In allegato potete leggere la Relazione morale del Capogruppo uscente , il verbale di assemblea e la relazione della Upc.
Il Capogruppo uscente è stato riconfermato con votazione palese come il consiglio direttivo uscente. Sono stati eletti due nuovi consiglieri: Pedretti Piergiorgio e Luigi Belluzzi.
Al capogruppo Giampaolo gli auguri di un profiquo lavoro.
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Leggi:
2019-01-25-Verbale_Assemblea_ordinaria
2019-01-25-Relazione_morale_2018
Leggi tutto: Convocazione assemblea annuale ordinaria in data 25 gennaio 2019 ore 21.00
La tradizionale S.Messa alla Rotonda di Inverigo, che da molto tempo il Gruppo Alpini di Cantù organizza in gennaio, quest’anno ha assunto un particolare significato nel ricordo del Beato don Carlo Gnocchi e del 76° anniversario di Nikolajewka. Domenica 27 gennaio, alla presenza del Vessillo sezionale e di dodici gagliardetti di altrettanti gruppi, la liturgia eucaristica è stata celebrata da don Vincenzo Barbante – presidente della Fondazione don Carlo Gnocchi Onlus. A rappresentare la Sezione era il vicepresidente Silvano Miglioretto accompagnato da Silvio Colagrande, reliquia vivente del Beato, con la moglie Anna; Danilo Carena dell’ufficio stampa della don Gnocchi; Antonio Troisi direttore del Centro di Inverigo, il capogruppo di Cantù Settimo Moro con i suoi Alpini e i due “veci” del gruppo: Agostino Frigerio di 96 anni e Giuseppe Leoni di 91.
I momenti musicali della liturgia sono stati offerti da due cori di Cantù: il “Famoso Coro” e “I Sempreverdi” entrambi diretti dall’infaticabile Alpino canturino Paolo Maspero.
Nell’omelia, don Vincenzo Barbante ha ricordato la vocazione di don Carlo nata nei tremendi giorni precedenti lo sfondamento di Nikolajewka e che, nell’immediato dopoguerra ha fatto sorgere quella grande opera caritativa iniziata prestando cure amorose ai mutilatini e sviluppatasi successivamente in decine e decine di attività di assistenza fisica e morale. Don Vincenzo ha concluso dicendo che gli Alpini sono straordinariamente vicini a questa meravigliosa opera nel ricordo del loro cappellano più amato.
Nel corso della celebrazione è stata portata all’altare e benedetta una reliquia di don Carlo, racchiusa in un artistico contenitore in legno opera dell’artista e Alpino canturino Gabriele Migliorini. La reliquia, in occasione del prossimo pellegrinaggio all’Ortigara, sarà collocata nella chiesetta del Lozza, a perenne ricordo dei Caduti sui quali don Carlo, dal Paradiso, veglierà in eterno.
Da 16 anni i gruppi alpini della Zona Prealpi Ovest celebrano a turno la ricorrenza di Nikolajewka; di anno in anno i quindici gruppi che la compongono, seguendo l’ordine alfabetico, provvedono ad organizzarne il ricordo.
Quest’anno con Albiolo è ricominciato il secondo turnover - l’anno prossimo toccherà a Bizzarone, che per i prossimi tre lustri e fino a quando Dio vorrà, vedrà impegnati i diversi gruppi per ricordare l’evento di Nikolajewka che non fu una vera battaglia militare ma un disumano conflitto tra la disperazione e la speranza; per i pochi sopravvissuti vinse la speranza anche se a costo di migliaia di caduti e dispersi.
Lo scorso 26 gennaio – proprio nel giorno esatto della battaglia – ad Albiolo sono convenuti centinaia di Alpini; dopo la cerimonia di accoglienza del Gonfalone del comune, del Vessillo sezionale è avvenuta l’alzabandiera. Successivamente ha preso la parola il Sindaco Rodolfo Civelli che ha detto:”[...] nella disperazione di quei giorni, fra le desolate nevi dell'inverno russo, emerse in tutta la sua forza il cuore generoso dell'alpino; virtù vera, che seppe unire alla disperata lotta per la propria sopravvivenza, la generosità di garantire quella dell'uomo a fianco a lui […] Il loro esempio, unito alla profonda riflessione critica nata da quella tragedia, ha contribuito a diffondere nelle generazioni successive il rifiuto della violenza, il riconoscimento dell’uguaglianza tra gli uomini, la convinzione che si può far grande il proprio Paese anche vivendo aiutando chi ci sta accanto. Un messaggio che oggi più che mai merita di essere ribadito di fronte alle sempre più persistenti manifestazioni di intolleranza e violenza che sono state alla base dei sanguinosi conflitti del novecento.
Gli alpini di ieri e soprattutto quelli di oggi riuniti nell’Ana, sono un vero e proprio corpo di pace, che ci indicano in maniera chiara e concreta, come ritrovare una fratellanza che in Europa era fiorita dopo il secondo conflitto mondiale e che, oggi più che mai, merita di essere rinvigorita per non perdere ciò che nacque da un'immane tragedia.
Dobbiamo farlo, lo dobbiamo ai nostri alpini, agli altri soldati italiani che sono rimasti laggiù, in quelle gelide isbe di una cittadina al confine tra Ucraina e Russia il cui nome rappresenta ancora una ferita che ci portiamo tutti dentro il cuore e la memoria”.
Il presidente sezionale Enrico Gaffuri ha ricordato che Nikolajewka, per gli Alpini, rappresenta un momento storico fondamentale che, insieme ad altri, ha fatto nascere il motto “Aiutare i vivi ricordando i morti”.
E’ seguita la sfilata con sosta al Monumento ai Caduti per la deposizione della corona e la Santa Messa nella chiesa parrocchiale dedicata alla Beata Vergine Annunciata celebrata dal parroco don Alberto Fasola il quale nell’omelia ha ricordato che gli Alpini sempre pronti e disponibili:”…quando c’è bisogno loro ci sono sempre; fortunati i paese nei quali c’è un Gruppo Alpini…”
La Fanfara Alpina di Olgiate Comasco ha svolto un servizio impeccabile. Da ricordare anche la scultura in legno in ricordo dei Caduti di Nikolajewka che ogni anno arricchisce la cerimonia; opera dell’Alpino Lorenzo Ceolin e dei suoi collaboratori del Gruppo di Solbiate.
Un particolare ringraziamento ai gruppi della Zona Prealpi Ovest e al loro consigliere sezionale Silvano Miglioretto che offrono un esempio di collaborazione tanto utile al nostro futuro associativo.
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Si inoltra nota per conto del Sindaco, dott. Mario Landriscina:
“A nome mio personale, dell’Assessore Corengia e di tutta la Giunta comunale esprimo il più sentito e sincero ringraziamento per il prezioso e sostanziale supporto fornito in occasione della chiusura della Scuola di Albate.
E’ noto come sia nella tradizione di Codesto sodalizio rendersi sempre disponibile a favore delle necessità della collettività, ma ciò detto è sempre con grande piacere e favore che si registra la puntuale volontà dell’ANA nell’essere positivamente protagonista.
Cordiali saluti.”
Per la segreteria del Sindaco
Sapia Lucia
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Comune di Como - Via V. Emanuele II, 97 - 22100 Como
Segreteria del Sindaco
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Tel. 031 252270-287
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dal sito http://www.ana.it
L’Associazione Nazionale Alpini ha appreso con sgomento la notizia della improvvisa scomparsa dell’avvocato Cesare Lavizzari, morto a soli 54 anni, per dodici anni Consigliere e per un anno vice Presidente nazionale dell’Ana. Cesare Lavizzari, milanese, era una delle menti più brillanti della Famiglia alpina: profondo conoscitore degli aspetti normativi della vita dell’Ana, era da tutti apprezzato per la sua franchezza e per la sua capacità di essere criticamente costruttivo.
Molti dei suoi suggerimenti sono diventati indicazioni fondamentali per la realtà associativa degli alpini. Uomo di grande personalità, Lavizzari ha saputo confrontarsi con tutte le realtà alpine suscitando reazioni anche vivaci ma sempre stimolanti.
La sua scomparsa tanto repentina, lascia un grande vuoto nella famiglia alpina milanese (a pochi mesi dall’Adunata nazionale del Centenario che si terrà a Milano dal 10 al 12 maggio) e in quella nazionale, a cui mancherà purtroppo la sua figura che è sempre stata soprattutto quella di un alpino vero.
Sebastiano Favero
Presidente nazionale dell’Ana
Non potremo mai dimenticare l’ Alpino Guido “Cogo” – classe 1933 - e il suo caratteristico cognome; se normalmente gli amici - soprattutto gli amici Alpini - si chiamano sempre e ovunque con il loro nome di battesimo preceduto da “vecio” o “bocia” a seconda dell’età, per Guido era cosa più che normale essere chiamato “Cogo”, cioè con il suo cognome. Ma, nonostante questa inusuale e inconsueta abitudine il “Cogo” è stato, è e sarà sempre per il Gruppo di Albate uno degli Alpini più caratteristici: simpatico, arguto, con la risposta sottile, ironica, sagace, sempre pronta a qualsiasi sollecitazione da qualunque parte provenisse. Ascoltandolo si aveva l’impressione di aver di fronte una persona che, nel corso della vita, aveva studiato e non poco; ma siccome ciò non era vero – e lui lo ammetteva sempre con il suo caratteristico modo tra lo scanzonato e il disinvolto – succedeva che tutte le conversazioni nelle quali era coinvolto terminavano con risate spontanee e simpatiche, a dimostrare che la vita umile è sostenuta non tanto dallo studio, quanto dalla saggezza, dal buonsenso e soprattutto dall’ esperienza accumulata negli anni.
Ha scritto il filosofo greco Epicuro:”…di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia”. Un’affermazione antica e senza tempo, che aiuta a capire come ha vissuto “Cogo”; in modo particolare gli anni successivi alla scomparsa dell’amatissima moglie Lia dalla quale erano nate le gemelle Emma, Ilaria e il figlio Luca; una famiglia unita che ha sempre condiviso le difficoltà aiutandosi reciprocamente, quasi una “rarità” ai nostri tempi nei quali si è sempre meno amici in un società spesso sterile e priva di umanità.
La sua saggezza, la sua umiltà ma soprattutto la sua grandezza d’animo lo hanno portato a prendere due decisioni che onoreranno il suo ricordo. Prima di salire al “Paradiso degli Alpini di Cantore” ha indicato ai familiari due desideri: innanzitutto la decisione di donare le cornee per ridare la vista a due persone che ne sono prive e che potranno vedere nel suo nome anche se non l’hanno mai conosciuto; poi la volontà di indossare quale “ultimo vestito” la camicia distintiva del Gruppo Alpini di Albate. Due desideri che, pur diversi tra loro, sono il segno di una generosità straordinaria verso il prossimo e verso gli amici Alpini di Albate.
Caro “Cogo”; ora sei entrato a far parte del “Gruppo Alpini di Albate in Paradiso” e in questo luogo privo di sofferenza ti sarà chiesto di continuare ad essere lo stesso che ti abbiamo conosciuto noi, con il tuo stile di amico simpatico, arguto e soprattutto con la saggezza nel cuore.
Ai tuoi familiari un pensiero di cordoglio e una preghiera.
Gli Alpini del Gruppo di Albate
Credo che tutti sappiano dei problemi che si sono riscontrati presso le Scuola di P.zza VI novembre prima delle festività natalizie . Il nostro gruppo è stato interpellato all’Amministrazione Comunale, sapendo della nostra attività di Pedibus svolto oramai da diversi anni presso la Scuola M, Kolbe di Muggiò, per proporci una collaborazione di accompagnamento dei ragazzi presso altri plessi scolastici.
In data 28/12/18 siamo stati interpellati dalla Dott.ssa Grazia Careddu del Comune di Como - Settore Politiche Educative, che ci richiedeva disponibilità di volontari del nostro gruppo per accompagnare alunni di 1a e 3a elementare dalla Scuola Birago alle Scuole Picchi e Kolbe. Successivamente è stato fissato appuntamento presso gli Uffici comunali durante il quale sono stati stabiliti tempi e modi del servizio
confermati con una convenzione a titolo gratuito. Abbiamo quindi deciso di collaborare per questa emergenza con alcuni Alpini e Amici del Gruppo.
Il servizio, alla presenza dell'Assessore alle politiche Educative Angela Corengia, della Dott.ssa Grazia Careddu, dell'Avv. Terragni Beatrice, della dirigente Istituto comprensivo Valeria Cornelio, della Responsabile Scuola D.Birago Alessandra Cavadini è iniziato il lunedi 7/1 con 2 pulmini della Discacciati. Un bus diretto alla Scuola Picchi di via Acquanera con 14 bambini di terza a e b ed un bus diretto alla Scuola Kolbe di Muggio con 17 bambini di prima a e b.
Il servizio di accompagnamento prevede andata alle 8.30 e ritorno alle 16.00 il lunedi/mercoledi/giovedi. Per i giorni martedi e venerdi oltre all'andata delle ore 8.30 ed il ritorno alle 16.00 è previsto un ritorno alle ore 12.30 per i bambini che non frequentano il doposcuola.
Il servizio , svolto con due pulmini messi a disposizione dal Comune di Como, si dovrebbe svolgere sino al 18 gennaio tempo necessario per rimettere in sicurezza le aule della scuola.
Leggi il ringraziamento ricevuto dalla Associazione Genitori Scuole Elementari Albate
AUGURI TRICOLORE !
Esponiamo il Tricolore alle nostre case
Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta "che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti". Ma perché proprio questi tre colori? Nell'Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790.
E anche i reparti militari "italiani", costituiti all'epoca per affiancare l'esercito di Bonaparte, ebbero stendardi che riproponevano la medesima foggia. In particolare, i vessilli reggimentali della Legione Lombarda presentavano, appunto, i colori bianco, rosso e verde, fortemente radicati nel patrimonio collettivo di quella regione:: il bianco e il rosso, infatti, comparivano nell'antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre verdi erano, fin dal 1782, le uniformi della Guardia civica milanese. Gli stessi colori, poi, furono adottati anche negli stendardi della Legione Italiana, che raccoglieva i soldati delle terre dell'Emilia e della Romagna, e fu probabilmente questo il motivo che spinse la Repubblica Cispadana a confermarli nella propria bandiera. Al centro della fascia bianca, lo stemma della Repubblica, un turcasso contenente quattro frecce, circondato da un serto di alloro e ornato da un trofeo di armi. (dal sito Quirinale.it)