Una Reliquia del Beato don Carlo Gnocchi alla chiesetta del Lozze sull’Ortigara
La tradizionale S.Messa alla Rotonda di Inverigo, che da molto tempo il Gruppo Alpini di Cantù organizza in gennaio, quest’anno ha assunto un particolare significato nel ricordo del Beato don Carlo Gnocchi e del 76° anniversario di Nikolajewka. Domenica 27 gennaio, alla presenza del Vessillo sezionale e di dodici gagliardetti di altrettanti gruppi, la liturgia eucaristica è stata celebrata da don Vincenzo Barbante – presidente della Fondazione don Carlo Gnocchi Onlus. A rappresentare la Sezione era il vicepresidente Silvano Miglioretto accompagnato da Silvio Colagrande, reliquia vivente del Beato, con la moglie Anna; Danilo Carena dell’ufficio stampa della don Gnocchi; Antonio Troisi direttore del Centro di Inverigo, il capogruppo di Cantù Settimo Moro con i suoi Alpini e i due “veci” del gruppo: Agostino Frigerio di 96 anni e Giuseppe Leoni di 91.
I momenti musicali della liturgia sono stati offerti da due cori di Cantù: il “Famoso Coro” e “I Sempreverdi” entrambi diretti dall’infaticabile Alpino canturino Paolo Maspero.
Nell’omelia, don Vincenzo Barbante ha ricordato la vocazione di don Carlo nata nei tremendi giorni precedenti lo sfondamento di Nikolajewka e che, nell’immediato dopoguerra ha fatto sorgere quella grande opera caritativa iniziata prestando cure amorose ai mutilatini e sviluppatasi successivamente in decine e decine di attività di assistenza fisica e morale. Don Vincenzo ha concluso dicendo che gli Alpini sono straordinariamente vicini a questa meravigliosa opera nel ricordo del loro cappellano più amato.
Nel corso della celebrazione è stata portata all’altare e benedetta una reliquia di don Carlo, racchiusa in un artistico contenitore in legno opera dell’artista e Alpino canturino Gabriele Migliorini. La reliquia, in occasione del prossimo pellegrinaggio all’Ortigara, sarà collocata nella chiesetta del Lozza, a perenne ricordo dei Caduti sui quali don Carlo, dal Paradiso, veglierà in eterno.