Dal sito Ana.it La Grande Guerra è stata un evento fondamentale nella storia d’Italia, ha rappresentato il compimento delle aspirazioni risorgimentali per raggiungere l’unità del Paese. Nello stesso tempo ha creato le condizioni per l’avvento del Fascismo e per la successiva Seconda guerra mondiale. Quell’evento è fondamentale anche per la storia dell’Europa, si è infatti trattato di una vera guerra civile europea, che ha sancito la fine degli imperi e la nascita degli stati nazione che conosciamo oggi. L’Europa che costruiamo insieme nasce sulle memorie di quella tragedia, e nasce con nuovi obiettivi di cooperazione e la creazione di una nuova identità europea condivisa tra tutti i popoli aderenti. L’Ana con il Comando Truppe Alpine, i Comuni di Cortina d’Ampezzo e il Comitato Cengia Martini-Lagazuoi ritengono importante riflettere sul cammino percorso e impegnarsi a conservare le tracce di quel passato. È un’eredità che dividiamo con tutti i popoli, un tempo facenti parte dell’Impero austro-ungarico, che furono impegnati a combattere su queste montagne una guerra per noi difficile da comprendere. La montagna, allora luogo di lotta e sofferenza, può e deve diventare simbolo e dimostrazione di un impegno a lavorare insieme per l’Europa di domani.
Questo il programma organizzato in collaborazione con le Sezioni di Cadore e di Treviso:
Sabato 14 luglio giornata a disposizione per visita alle Gallerie del Lagazuoi e al Sass de Stria sui percorsi ripristinati, in particolare dai volontari della Sezione di Treviso. Alle ore 14 in vetta al Lagazuoi: inaugurazione percorso per diversamente abili sul sentiero dei Kaiserjäger, predisposto dai volontari della Sezione Ana di Treviso.
Domenica 15 luglio con inizio alle ore 10 al piazzale della seggiovia al Passo Falzarego, solenne cerimonia commemorativa del centenario della Grande Guerra con la presenza del Labaro dell’Ana scortato dal Presidente Favero, dal Consiglio Direttivo Nazionale, dal comandante delle Truppe Alpine, alla presenza di autorità civili e militari, anche dei Paesi ex belligeranti nella Grande Guerra.
Anche il nostro Gagliardetto di Gruppo era presente a questa manifestazione a cui ha partecipato il nostro socio Giorgio Montorfano. Ecco la sua cronaca.
Il 15 luglio 2018, in rappresentanza del Gruppo Alpini di Albate ho partecipato al Passo Falzarego alla Manifestazione Commemorativa per i 100 anni della fine della Grande Guerra, organizzato dal Comando Truppe Alpine e dalle sezioni A.N.A. di Treviso e Cadore, con la collaborazione del Comune di Cortina.
La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione della corona di alloro alla chiesetta del passo Falzarego, ai piedi del sasso di Stria, accompagnata dalle note del "SILENZIO" eseguito dal trombettiere Alpino, quindi una breve sfilata con in testa le Associazioni con i vessilli ed i gagliardetti, seguita dal Labaro scortato dal Presidente A.N.A. Ing. SEBASTIANO FAVERO.
A seguire una breve ricostruzione storica degli avvenimenti segnalati con appositi fumogeni, per dar modo ai presenti di individuare le postazioni degli eserciti contrapposti, sul Sasso di Stria, Lagazuoi Cengia Martini, sullo Spitzerstein e sul col Dei Bos; l'alzabandiera dei paesi combattenti in divisa d'epoca sulle note dell'inno Europeo e del Tricolore accompagnato dalle note dell'inno di Mameli cantato da tutti i presenti.
Hanno poi preso la parola le Autorità presenti a partire dal Presidente A.N.A sezione di Treviso Sig. Piovesan che ha voluto ringraziare i volontari per il ripristino dei percorsi di guerra e la sistemazione del percorso che porta sino alla vetta del Lagazuoi, reso accessibile anche a persone con disabilità; il Sindaco di Cortina, Giampietro Ghedina, che ha sottolineato, dapprima, le sofferenze subite dalla popolazione civile, all'epoca sulla linea del fronte, e condannato, poi, chi allora non seppe trovare alternative diverse per risolvere contrasti e conflitti fra le nazioni in modo pacifico. Il Sindaco ha poi concluso con i ringraziamenti ai volontari dell'A.N.A. e le Truppe Alpine che hanno lavorato insieme per salvare la storia di queste montagne. Il Consigliere della Regione Veneto, Franco Gidoni, ha portato il saluto del Presidente Zaia, assente per impegni istituzionali, ed il Generale Ornello Baron Vice Comandante delle Truppe Alpine ha evidenziato il sacrificio del S. Tenente Fusetti, medaglia d'oro, che con un manipolo di valorosi Alpini strappava al nemico la vetta del Sasso di Stria, sottolineando come le sue spoglie giacciano ancora fra quelle balze. Il Generale ha concluso il proprio intervento con l'auspicio che gli eserciti belligeranti promuovano iniziative di rispetto e collaborazione del bene comune.
Infine il Presidente nazionale A.N.A Ing. Sebastiano Favero ha messo in evidenza il sacrificio dei giovani che hanno perso la vita in questo conflitto auspicando che i giovani d'oggi si impegnino per iniziative e valori solidali quali il recupero di tracciati e ricordi della Grande Guerra, terminando il Suo intervento al grido, con voce forte e chiara, di VIVA L'ITALIA, VIVA GLI ALPINI.
La cerimonia proseguiva con la celebrazione della Santa Messa da parte di Don Giuseppe che ha glorificato il valore della preghiera ed ha ringraziato quanti hanno voluto e organizzato questa cerimonia.
La cerimonia si è chiusa con il Presidente A.N.A. sezione Cadore, Antonio Cason, che ha letto la Preghiera dell'Alpino ed il canto eseguito da tutti gli Alpini presenti, senza sottofondo musicale, del " 33", la classica marcia degli Alpini.
Dopo la cerimonia non è mancato il classico "RANCIO ALPINO"
DISCORSO DEL PRESIDENTE NAZIONALE A.N.A. FAVERO
Buon giorno a tutti, dopo 100 anni della fine del primo grande conflitto mondiale, per la fine di una guerra, come è stato detto prima dal Sindaco di Cortina , devastante, che non ha coinvolto solo i combattenti ma anche le popolazioni che erano su questi territori, e allora mi viene spontaneo pensare una cosa, per noi oggi che viviamo 70 anni di pace è imperativo non dimenticare, perché vedete qualcuno è convinto che la pace sia qualcosa di dovuto, non è così, la pace noi la dobbiamo conquistare e difendere giorno per giorno perché altrimenti siamo condannati a dimenticare, siamo condannati a ripetere, e i segnali purtroppo nel mondo oggi ci sono tutti e allora ancora con più forza dobbiamo avere il coraggio di dire sopratutto alle giovani generazioni non dimenticare, non dimenticare che i ragazzi dall'una e dall'altra parte che hanno combattuto per il senso del dovere, che hanno fatto il loro dovere, altra parola che spesso oggi è dimenticata perché sentiamo parlare solo di diritti, no è il dovere il primo richiamo anche per i giovani di oggi è il dovere a saper fare la propria parte e saperla fare con disponibilità al servizio degli altri, quello che ieri è stato inaugurato, quel percorso per disabili è un segno concreto di quanto questa nostra Associazione nazionale Alpini fa oggi nel momento in cui c'è bisogno di Alpini come ieri e non solo, certamente si e voglio anche lanciare questo messaggio forte, dire a tutti, dire all'Italia, ma non solo, dire all'Europa noi ci siamo, ci siamo perché siamo solidali, perché siamo capaci di condividere e voglio che anche i giovani di oggi lo fossero ancora e allora senza paura con forza gridiamo ancora una volta VIVA L'ITALIA VIVA GLI ALPINI