Auguri dal Gruppo Alpini di Albate
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Il Corpo Musicale Albatese organizza in collaborazione con Il Gruppo Alpini Albate e Agorà incontri culturale albatesi, il tradizionale concerto natalizio.
Tutti siete invitati
L’8 dicembre è stato per il nostro gruppo giorno di ritrovo e gita in occasione del tradizionale pranzo sociale che quest’anno si è tenuto in provincia di Parma.
Puntualissimi, alle ore 7.00 di mattina, in 58 partecipanti siamo partiti con un pullman della Rampinini alla volta di Parma per una visita guidata della città. All’arrivo ci attendeva l’amico Maurizio Donelli, socio del gruppo alpini di Collecchio, il quale ci ha accompagnati durante tutta la nostra permanenza in città. Parma ci ha affascinato e con l’aiuto di Maurizio e dell’esperta guida Elisabetta abbiamo visitato il Parco Ducale dove, in un’ala del Palazzo Giardino, si trova la sede dei famosi Carabinieri dei Ris. Abbiamo proseguito per le vie del centro, in una mattinata un pò freddina e ventosa ma con un cielo terso, dove abbiamo potuto ammirare i principali monumenti, dal Duomo, al Battistero, al palazzo della Pilotta, al Teatro Regio, e la Chiesa della Madonna della Steccata. A metà mattina non ci siamo fatti mancare “un’abbeverata” nei pressi della Piazza Garibaldi che è tagliata in due dalla famosa via Emilia. Molte sono state le curiosità e storie ascoltate che in molti di noi hanno suscitato l’interesse di ritornare e dedicare a questa città più tempo per approfondire quanto non ci è stato possibile vedere.
Stanchi ed affamati, alle 13 siamo arrivati alla Trattoria dove era stato prenotato il pranzo. Abbiamo degustato piatti tipici del luogo ed abbiamo avuto l’opportunità di acquistare anche prodotti locali nell’attiguo spaccio. Abbiamo avuto anche la gradita visita del capogruppo di Scipione, Lamberto Zanella, che riveste anche la carica di consigliere sezionale.
Alla fine di una ricca lotteria che ha divertito tutti i partecipanti, siamo ripartiti alla volta di Como, con la pancia piena e soddisfatti della bella giornata trascorsa insieme.
Clicca sulla foto per vedere l' intera galleria
Leggi tutto: Pranzo e gita sociale 2018 a Parma - sabato 8 dicembre 2018
Bella serata quella del 1 dicembre ad Albate. Ricordi della Grande Guerra è uno spettacolo di ricordi e canti che ripercorrono le vicende della Grande Guerra.
Il Coro Nigritella e la Associazione Felice Splinder di MOnteolimpino ci raccontano gli eventi che portarono al primo grande conflitto mondiale ma , insieme alla storia, raccontano anche le vicende dei soldati che la guerra l’ hanno vissuta in prima persona. In particolare vengono citato alcune parti del diario dell’ Alpino di Lomazzo Attilio Figini, nato a Lomazzo il 14 settembre 1895, figlio di Giovanni, contadino morto nel 1910, vittima del ciclone che colpì Lomazzo, al ritorno dalla prigionia continua l’attività di contadino e quindi si occupa del commercio di legna e carbone. Muore a Lomazzo il 31 dicembre 1959 e di Luigi Re padre del consigliere sezionale Pietro Re.
Nelle pagine del diario , raccontate degli attori della Splinder, viviamo dapprima la paura e l’ attesa degli eventi, poi la tragedia dei primo scontri e infine il periodo di prigionia. La voce fuori scena fa un resoconto storico degli eventi, citando poi personaggio quali D’Annunzio e Ungaretti.
Il Coro, davvero bravo e diretto dal M° Camporini, ha proposto il repertorio classico della tradizione alpina.
Durante gli stessi brani musicali come detto alla presentazione della serata, venivano proposti i nomi di tutti i Caduti di Albate che nella serata volevamo essere ricordati.
Attilio Figini così conclude il suo preziosissimo diario.
“ Se dovessi soccombere chi mi trova indosso questo libretto faccia il favore di mandarlo alla signora Maria Figini – via Cirimido-Lomazzo- Provincia di Como” . Ed è cosi che il diario è arrivato a noi anche merito delle figlie di Attilio , Ombretta e Mariateresa presenti alla serata.
Qui sotto riportiamo il finale dello spettacolo.
“Per fortuna è riuscito lui stesso a riportarlo a casa e lasciarlo ai suoi cari. Non così per Decio Raggi ed il tenente Ferrero, mentre il pittore Fortunato Depero ed il poeta Giuseppe Ungaretti sono sopravvissuti a quei terribili avvenimenti. Molti..troppi…dopo aver patito a lungo nei campi d’internamento, come per Attilio Figini, sfiancati nel fisico, ma specialmente nello spirito, sono tornati in famiglia.
Attilio, Luigi, Decio, Fortunato, Giuseppe, Antonio ci hanno raccontato, come è d’uso dire oggi in televisione, “in diretta” la loro storia, ma essi rappresentano i migliaia e migliaia di nomi che “ la diretta” l’hanno vissuta e conclusa sui campi di battaglia o in prigionia.
Nella storia degli ALPINI, riassunta nel racconto “ IL CAPPELLO ALPINO”, proprio il tanto amato e prezioso cappello ad un certo momento esclama:
Il mio nome è Bepi..o Giulio, ma anche Alfredo, Giovanni, Antonio, Luigi, Ambrogio, Marco….e Franco, Alessandro, Giuseppe…bastaa!....Basta, non ce la faccio, non posso ripensare a tutti quegli innocenti morti!
Prima di rendere omaggio a loro con il nostro “INNO NAZIONALE” vogliamo concludere il nostro memoriale con due righe che paiono sconclusionate ed emblematiche, di Attilio Figini, scritte lunedì 30 settembre 1916 e specialmente con il suo drammatico appello che vuole essere grido di dolore, ma specialmente di ammonimento e speranza per noi:
Pioggia-pioggia-pioggia, orologio e ora: oh, destino codardo!
Chi troppo pena e chi gode amaro …..ricorda!!
Una semplice ma grande serata per Ricordare e rendere Memoria ai sacrifici di tanti italiani cento anni fa.
Grazie,
agli Alpini e Amici del nostro gruppo Mauro, Bruno, Samuele, Giovanni, Mario, Marco, Piergiorgio , Emilio, Filippo, Massimo, Giulio, Paolo, Generoso, Giampaolo, Enrico Angelo, Luigi, Antonio, Flavio , Guido , Filippo, Federico, Tiziano, Antonio, Marco, Camillo, Roberto, Carlo Valerio e a tutti gli alpini e amici Volontari della nostra Unità di Protezione Civile che hanno lavorato sino a tarda notte.
I dati della definitivi raccolta a Como :
-dato di Como 136 tonnellate uguale allo scorso anno
(anno 2017/136 tonnellate 2016/138 2015/149 2014/155 2013/152 2012/166 )
-dato nazionale 8.350
(anno 2017 8.200 tonnellate 2016/8500 2015/9000 2014/9201 2013/9037 2012/9622 )
E grazie a tutti i donatori che hanno voluto condividere con noi questo gesto di Solidarietà.
Se n’è andato improvvisamente. E allora viene spontaneo ricordare le parole di Gesù “ Siate pronti con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito appena arriva e bussa alla porta…”. Con questa similitudine il Signore ci parla del significato della vita e ci dice che, se saremo svegli quando arriverà la sua chiamata, riceveremo la ricompensa del Paradiso; una ricompensa che non finirà mai, cioè eterna. La morte di Giancarlo è la dimostrazione di questa parabola del Vangelo; lui viveva solo e la notizia della sua morte è trapelata solo dopo che un amico, non vedendolo arrivare ad appuntamento, si è preoccupato e ha lanciato l’allarme.
Giancarlo non era sposato; però, sin dalla gioventù, aveva scelto di unirsi in una sorta di matrimonio con la montagna; la sua era una passione sincera, appassionata e coinvolgente. Chi l’ha ben conosciuto potrebbe raccontare dei cento e cento episodi a dimostrazione di questo sua particolare predilezione che ha riempito tutta la sua vita.
Nell’omelia del commiato il parroco don Luigi ha ricordato che nella preghiera del Santo c’è la frase “..in alto i cuori…”…e Giancarlo molte volte ha elevato il suo cuore sulle cime a lui tanto care, laddove il Paradiso è più vicino e invita alla riflessione sul tempo della nostra vita e su come ci prepariamo per ottenere la “ricompensa del Paradiso”.
Il presidente del CAO Como – Club Alpino Operaio, Erio Molteni – ha ricordato con visibile commozione che Giancarlo era un socio fedelissimo, sempre impegnato e di esempio per tutti; al termine delle molteplici attività, quando aveva la certezza che tutto si era svolto per il meglio, era solito dire:”.. e anca stavolta l’è andada ben…”. E così si manteneva viva in lui la passione e la volontà che lo portavano ad organizzare e a partecipare alla successiva.
Aveva più di 80 anni ma era ancora in gamba con un fisico sempre pronto alle ascensioni, non più quelle impegnative della gioventù, ma sempre di livello sufficiente per mantenere il patto che in gioventù aveva stabilito con la montagna.
Aveva fatto la naja alpina negli anni ’50, quando la vita di caserma era certamente più faticosa di quella che sarebbe stata da dieci anni dopo in avanti, ed era iscritto da molti anni al Gruppo Alpini di Albate che però frequentava poco a causa del suo impegno nel CAO Como; in precedenza invece la sua presenza nella sede del gruppo era abituale insieme ai suoi amici muntagnit; da sempre aveva il merito di rinnovare puntualmente il bollino associativo ad ogni inizio anno.
Adesso ha raggiunto in Paradiso gli altri Alpini di Albate che lo hanno preceduto e che, dopo 43 dalla rifondazione del gruppo, hanno superato le quaranta unità. E non c’è augurio migliore che quello di pregare con le parole di Bepi De Marzi che 22.000 giorni fa ha scritto:
Dio del cielo, Signore delle cime, un nostro Amico hai chiesto alla montagna.
Ma ti preghiamo; su nel Paradiso lascialo andare per le tue montagne
Santa Maria, Signora della neve copri col bianco, soffice mantello
il nostro Amico, nostro Fratello; su nel paradiso lascialo andare per le tue montagne
Ancora una volta la nostra città ha potuto ascoltare la musica e la poesia di Bepi De Marzi che, con i suoi Crodaioli, hanno offerto una serata indimenticabile nella Basilica di S. Fedele a Como ripetendo quella del 4 dicembre 2010 in occasione della chiusura dei festeggiamenti del 90° della nostra sezione. Il concerto , tenuto il 17 novembre , voleva invece chiudere le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra. Guerra che ha lacerato la Terra dove Bepi è nato e vissuto , che ama profondamente.
Direttore unico per un coro unico come i Crodaioli ha saputo, partendo dalla tradizione del canto corale della montagna, trasformarlo in una poesia sublime. L’ amore della propria terra si fonde con le tradizioni della famiglia ma , nel contempo, la sua musica canta le tragedie umane ma sempre con infinita speranza.
Raccontando di boschi distrutti delle recenti calamità , di Mozart, passando a Rigoni Stern suo grande amico , dei bambini migranti , ritornando alla sua infanzia, Bepi ti trasposta con la sua voce lieve e ti racconta la vita.
Il concerto è stato impreziosito dalla presenza del gruppo vocale Famiglia Sala, albatesi, che si è esibita sia con canti di Bepi che con un repertorio classico.
Il finale non poteva che essere “Signore delle Cime” scritto da Bepi , cantato da tutti i presenti e accompagnato all’ organo da Pedretti Piergiorgio nostro socio.
Per il nostro gruppo è stata l’ occasione per ospitare i Crodaioli per la seconda volta presso la nostra sede per una cena dopo il concerto.
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Martedì 13 novembre, dopo pranzo, alcuni alpini ed amici del nostro gruppo hanno accompagnato nr. 24 bambini bambini grandi della Scuola d'Infanzia S.Antonino
a Como. Con un bus di linea la comitiva ha raggiunto Piazza Vittoria per una visita guidata alla mostra di arte contemporanea “Humans” Miniartextil Como 2018.
La mostra, allestita nella ex Chiesa di S. Francesco in via Battisti a Como, è stata davvero coinvolgente. Tutti i bambini sono stati impegnati in varie attività allo scopo
di illustrare le varie tecniche ed i materiali con cui erano state realizzate le 54 opere ed i significati che ognuna di esse voleva esprimere.
La mattina del 13 novembre alcuni Alpini ed Amici hanno accompagnato 84 bambini della Scuola d'Infanzia S. Antonino con le loro maestre e la direttrice al Monumento ai Caduti di Albate per commemorare i Caduti di tutte le guerre a 100 anni dalla conclusione della Grande Guerra.
I bambini hanno deposto un fiore sul Monumento, hanno poi recitato una preghiera in ricordo di tutti i soldati che hanno partecipato alle guerre.
Su invito degli alpini, sventolando le bandierine Tricolore ricevute in dono, i bambini hanno cantato l’inno d’Italia. E' poi seguito un breve discorso
del socio e direttore del giornale sezionale "Baradell" Pedretti Piergiorgio il quale ha ricordato ai bambini quanto sia importante coltivare e diffondere sentimenti di pace e fratellanza.
Anche il nostro gruppo era presente sabato 9 novembre alla Messa Sezionale. Nonostante il meteo molto incerto, un centinaio di gagliardetti e molti alpini si sono ritrovati all’ammassamento presso il Monumento ai Caduti. Dopo la deposizione di una corona a ricordo dei Caduti, sfilata per le vie cittadine accompagnati dalle note delle due Fanfare sezionali di Asso e Olgiate Comasco. Giunti tra un’ala di passanti e turisti in piazza Duomo, concerto, molto apprezzato, con Inno Nazionale cantato da tutti i presenti. Quindi Santa Messa, officiata da S.E. il Vescovo Mons. Oscar Cantoni, con i canti del coro ANA del gruppo di Fino Mornasco.
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dal sito Ana.it A Rimini l’Adunata nazionale del 2020
Sarà Rimini la città che ospiterà la 93ª Adunata nazionale dell’Ana nel secondo fine settimana di maggio 2020. Lo ha deciso il Consiglio Direttivo Nazionale nella seduta del 10 novembre. La candidatura di Rimini-San Marino è stata preferita a Verona e a Torino.
In occasione della recente attribuzione degli Abbondini d’Oro per l’ anno 2018, Onorificenze attribuite quest’anno a Padre Giovanni Bonacina, Luigino Nessi e ABIO Como Onlus – Associazione per il Bambino in Ospedale, abbiamo voluto inviare una lettera al nostro concittadino Luigino Nessi che ha ricevuto questo significativa riconoscenza . Questa la motivazioni: «per aver servito, in oltre cinquant’anni di impegno generoso e infaticabile, le persone più fragili della nostra comunità e avere affiancato al volontariato nel campo sociale l’impegno nella promozione dello sport per i più giovani e nelle assemblee municipali (classe IV – Benemeriti delle attività solidaristiche e filantropiche)».
Ecco la lettera da noi inviata.
Stim.mo
Nessi Luigi
Via S. Antonino n. 12/A
22100 Como
Como – Albate, 10 Ottobre 2018
Oggetto: Onorificenza
“L’Abbondino premia quei cittadini che in qualsiasi modo abbiano giovato a Como, sia rendendone più alto il prestigio attraverso il loro impegno e talento, sia mettendosi a servizio delle istituzioni con dedizione e senza ritorno personale”.
Caro Luigino, nell’apprendere che il Comune di Como ha inserito anche la tua persona nell’elenco dei meritevoli della massima onorificenza comasca Abbondino d’Oro 2018, tutti gli Alpini del Gruppo di Albate plaudono a questa decisione che, come recita la motivazione […] premia quei cittadini che in qualsiasi modo abbiano giovato a Como […] con dedizione e senza ritorno personale”.
Como ti riconosce merito per tutto il bene che hai fatto nelle molte realtà sociali che hanno beneficiato del tuo impegno. E noi ci uniamo a questo ringraziamento corale riprendendo le stesse parole che abbiamo scritto qualche mese fa per il saluto all’indimenticato don Antonio perché entrambi voi, anche se non sempre guidati da uguali motivazioni, avete camminato “insieme” per molti anni alla ricerca del bene comune “…un bene che non si può quantificare perché straordinario nella qualità e sterminato nella quantità, compiuto gratuitamente con tanto cuore, con tanta umiltà e con l’assoluta convinzione che solo diffondendo il bene con l’esempio e con le opere, si migliora la vita della società in cui viviamo; Albate e gli albatesi, Como e i comaschi, non troveranno mai parole adatte per onorare i meriti della tua vita; tutta vissuta per aiutare indistintamente e disinteressatamente chi ha avuto bisogno…”.
Accetta il nostro sincero grazie unito al saluto più cordiale.
Gli Alpini del Gruppo di Albate
Gli Alpini ad Albate celebrano il 4 Novembre
Festa Nazionale della Forze Armate – gli Alpini commemorano i Caduti
Il Gruppo Alpini di Albate – Sezione di Como, ha commemorato il Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale con la celebrazione della S. Messa nella chiesa parrocchiale dedicata a S. Antonino Martire, officiata dal parroco don Luigi Savoldelli.
Al termine si è formato il corteo che, accompagnato dal Corpo Musicale Albatese e da un folto gruppo di cittadini, ha raggiunto il Monumento ai Caduti in Piazza 4 Novembre per la deposizione di una corona d’alloro dopo la quale è stata impartita la benedizione.
Alla cerimonia hanno partecipato alcuni alunni della Scuola Media Guglielmo Marconi, accompagnati dall’insegnante Eleonora Cancelliere, che hanno letto brani sulla guerra. Erano presenti anche il Comandante della Stazione Carabinieri di Albate M.llo Mario Iapelli, l’ assessore al Comune di Como Vincenzo Bella, il consigliere comunale Gabriele Guarisco, il parroco don Luigi Savoldelli, le insegnanti responsabili sig.a Giulia Spagnolo (Scuola M. Kolbe di Muggiò), sig.a Orietta Peverelli (Scuola L. Picchi di Albate), sig.a Alessandra Cavadini (Scuola D. Birago), la direttrice della Scuola dell’Infanzia S.
Antonino di Albate Sig.a Silvia Gorla, il consigliere della Sezione Ana di Como Flavio Pedretti ed il Presidente del Comitato Provinciale dell’Ass.ne Venezia-Giulia-Dalmazia Sig. Luigi Perini.
Il Capogruppo del Gruppo Alpini di Albate Giampaolo ha pronunciato il discorso ufficialedel quale riportiamo qualche passaggio…nel suo libro Giorni di guerra Giovanni Comisso racconta che […] si sentiva diffondersi tra le colline e il Grappa un suono di campane che proveniva da tutti i paesi che ancora avevano in piedi il loro campanile. Un suono vasto, fuso, come un fremito dell’aria suscitato da un vento incessante. Riesciva piacevole e stupiva, poi ci si accorse che dal principio della guerra non sentivamo le campane […]
Un suono che, dopo quattro anni di silenzio, apriva ad una speranza di pace e segnava la fine della orribile vita di trincea, con tutte le sue atroci sofferenze fisiche e morali. Nel frattempo era stato emanato l’ordine di inseguire il nemico […] che risale in disordine e senza speranza le valli che aveva discese con orgogliosa sicurezza […] per riappropriarsi della maggior parte di quei territori persi nel dopo Caporetto, prima che scadesse il cessate il fuoco fissato per le ore 15.00 del 4 novembre 1918.
Noi Alpini chiediamo che quei sacrifici siano ricordati con la reintroduzione del 4 Novembre Festa Nazionale: un importante momento di pausa nella vita frenetica per ricordare tutti coloro che offrirono la vita nel compimento del dovere. E magari, quel giorno, risentire anche il suono delle campane che per Giovanni Comisso hanno significato l’inizio di un’ era di Pace. Quel suono vasto e fuso, susciterebbe la speranza che la nostra amata Italia possa finalmente risollevarsi dall’incuria, dalla disattenzione di coloro che la governano e da quel torpore che da molti, troppi anni, non fa che spegnere sempre più la memoria di coloro che con tanto amore e impegno l’hanno costruita.
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E’ stata una mattina speciale quella del 31 ottobre per gli alunni di quinta classe della Scuola Massimiliano Kolbe di Muggiò; gli Alpini del Gruppo di Albate sono stati invitati dalla responsabile del plesso – l’insegnante Giulia Spagnolo – per parlare delle situazioni storiche che hanno portato alla nascita della Costituzione italiana e comprenderne l’importanza insieme alle motivazioni etico – sociali che hanno ispirato i Padri della Costituzione incaricati di scriverla.
E’ stato un importante momento per fare Memoria, anticipato in cortile dalla cerimonia dell’alzabandiera alla presenza dei circa ottanta alunni della scuola e delle loro maestre al canto corale dell’Inno degli Italiani.
Successivamente, in aula, l’Alpino Carlo Pedraglio del Gruppo di Como Centro nonché maestro elementare in pensione, invitato per l’occasione, ha tenuto una esauriente relazione sui principali fatti storici che, a partire dalla Prima Guerra Mondiale, passando per il Ventennio fascista e, purtroppo ancora, per la Seconda Guerra Mondiale, hanno convinto il popolo italiano, nel 1945, a scegliere la repubblica e la democrazia dopo l’esperienza della monarchia e del totalitarismo.
Carlo ha messo a frutto tutta la sua esperienza di insegnante ed è riuscito a tenere vivo l’interesse anche con battute simpatiche che hanno facilitato ai ragazzi la comprensione, non sempre scontata, degli argomenti trattati; dalla guerra di posizione delle trincee del ’15 / ’18 a quella invece di grandi movimenti della guerra ’40 / ’45 che ha coinvolto pressochè tutto il mondo abitato. I ragazzi hanno seguito attentamente dall’inizio alla fine e si sono mostrati molto interessati, rispondendo anche alle domande del relatore. E’ seguita una spiegazione della Costituzione da parte di Piergiorgio Pedretti - direttore del giornale Baradèll della Sezione Ana di Como – che ha messo in evidenza alcuni concetti tra quelli fondamentali in essa contenuti: ogni cittadino è uguale di fronte alla legge qualsiasi siano le sue idee sociali, politiche, religiose; la Costituzione è l’insieme dei diritti / doveri di tutti gli italiani; la guerra è abolita come atto contrario alla convivenza umana, è prevista invece la possibilità di azioni militari a salvaguardia del nostro territorio nazionale in caso di invasione.
E’ stato spiegato anche il senso della ricorrenza del 4 Novembre e della Colonna Mozza dell’Ortigara con la frase per non dimenticare che racchiude in sé tutti i valori di cui gli Alpini sono portatori.
Oltre ai due relatori erano presenti il Capogruppo Giampaolo Bergna, il segretario Filippo Beretta, Enrico Sampietro e l’Amico Valerio Galbussera.
Da queste righe un ringraziamento vivissimo all’ insegnante Giulia Spagnolo, alle sue colleghe e a tutti i ragazzi della scuole nella certezza e convinzione che incontri come quello raccontato rivestono grande importanza nell’opera educativa e gli Alpini sono sempre pronti a continuarli.
La nostra amica Paola, responsabile del Pedibus della Scuola Massimiliano Kolbe di Muggiò, ci ha inviato questa foto. Il pedibus , come potete vedere , è sempre più frequentato . La media degli alunni che si avvalgono di questa bella iniziativa è di 20.
Un grande partecipazione di Alpini , Amici e popolazione per Raduno del 2° raggruppamento di sabato e domenica 20-21 ottobre. Un grazie particolare a tutta la popolazione di Mariano Comense per la commovente accoglienza che ha riservato a tutti gli alpini.
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Probabilmente qualcuno ha notato che il pennone della nostra Scuola Marconi, dall’ inizio dello scorsa estate, era mancante del Tricolore. Questo perche durante un temporale il cavo che sosteneva le bandiera , vecchio e logoro, si era spezzato. Cosa potevamo fare noi Alpini se non adoperarci per la sostituzione del cavo e fare sventolare di nuovo il Tricolore? Abbiamo concordato e proposto alla Dirigente della scuola, la possibilità che noi stessi sistemassimo il cavo ottenendone l’ autorizzazione che comunque il tutto venisse fatto in completa sicurezza.
Ci siamo quindi adoperati alla ricerca della soluzione migliore ma visto che il palo è di una altezza riguardevole, l’operazione risultava non facile da fare se non con mezzi apposito
Alla fine, anche aiutati dal consiglio dell’ ex Capogruppo Giovanni Caspani, abbiamo trovato l’aiuto Simone che con grande collaborazione è venuto un sabato mattina a scuola con un cestello della sua ditta.
Ed ora il Tricolore sventola di nuovo….
Con l’ inizio del nuovo anno scolastico, anche per il nostro gruppo riprendono gli impegno con i vari pressi scolastici. Presso la Scuola Massimiliano Kolbe di Muggiò è già attiva la “linea 2” del Pedibus con i nostri Alpini Luigi e Andrea.
La scorsa settimana abbiamo invece accompagnato le classi prime medie in Valbasca insieme agli Insegnanti e i volontari di Legambiente in Valbasca per una giornata di pulizia della zona. Invitati dalla prof. Galli Eleonara il nostro gruppo ha partecipato alla mattinata in Valbasca organizzata dall'associazione Legambiente. Dopo un breve incontro in aula magna, dove la presidente di Legambiente ed il capogruppo hanno esposto ai ragazzi le motivazioni dell'iniziativa , due prime della Scuola
G.Marconi sono state accompagnate lungo tutto il sentiero e l'anello della Valbasca. Qui i ragazzi hanno potuto procedere alla raccolta dei rifiuti, pochi per la verità, in quanto anche i responsabili di Legambiente hanno riconosciuto il lavoro di manutenzione e pulizia svolte dal nostro gruppo a tutela di questo angolo verde del nostro rione. Nuova uscita sarà effettuata il giorno 18/10.
Il ringraziamento degli insegnanti:
Buongiorno, si allega qualche immagine scattata giovedì 4 ottobre in occasione dell’uscita per “Puliamo il mondo” delle classi prime della scuola media.
Grazie per la vostra presenza e collaborazione! Sara Ballabio
Lunedi 8 ottobre prima uscita con i bambini della Scuola dell’Infanzia S. Antonino che sono stati accompagnati sino alla Chiesa Parrocchiale per una preghiera alla Madonna.
In occasione di questa uscita, è stata organizzata un piccola cerimonia per il cambio del Tricolore che il nostro gruppo aveva donano nell’ anno 2012.
Prima dell’ Alzabandiera il Capogruppo Giampaolo Bergna, dopo avere salutato tutti i presenti e spiegato ai bimbi il gesto della cerimonia e del Tricolore, ha voluto donare alla Scuola da parte del nostro gruppo, una fotografica che ritrae i bambini della Scuola dell’Infanzia S. Antonino presenti nell’anno 2011 in occasione del 150° Anniversario del Tricolore. La Direttrice ha voluto poi ringraziare il gruppo per il gradito regalo e la nostra presenza in tante occasione di uscite dei bambini sul territorio. Di seguito l’ alzabandiera.
Il gruppo Alpini di Albate augura a Don Luigi e Don Elio un futuro pieno tanto lavoro ma anche tanta amicizia e solidarietà nella nostra comunità di Albate.
Anche questo trimestre il nostro Gruppo ha donato alla responsabile della Conferenza di S.Vincenzo Sigra Mariadele generi alimentari da distribuire alle famiglie bisognose
albatesi. Sono stati consegnati 10 kg di zucchero + 7 kg. di caffè + 4 kg di tonno
all'olio.
Tanti gli anniversari dei nostri tanti gruppi alpini nell’ attesa del Raduno del II Raggrupamento a Mariano Comense il prossimo 20 e 21 ottobre. Il gruppo di Cantù ha festeggiato alla grande il proprio 95° di fondazione iniziando dalla scorsa primavera con diversi eventi. La conclusione domenica 23 settembre delle celebrazioni con la sfilata degli alpini per le vie della città. Presenti per l’occasione gli alpini di Amandola, paese marchigiano colpito dal sisma e gemellato con il locale gruppo, insieme al Presidente della Sezione Marche, Sergio Mercuri e il sindaco Adolfo Marinangeli. Dopo gli onori al Gonfalone della città di Cantù e al vessillo sezionale , l’alzabandiera con l’inno d’Italia cantato anche dalla popolazione presente. Il corteo è quindi iniziato sfilando lungo le vide della città sulle note della Fanfara alpina di Asso e della Banda La cattolica di Cantù, da Piazza Marconi a Piazza Garibaldi raggiungendo i monumenti di piazza Fiume e di piazza degli Alpini per la deposizione di una corona in ricordo di tutti i Caduti. Nel corteo presente anche il pannello floreale degli amici di Griante e alcune Jeep con soci che hanno partecipato alla seconda guerra mondiale; a chiusura una coppia di quadrupedi, i nostri “muli”. Conclusione in Piazza Garibaldi per gli interventi ufficiali del Capo gruppo Settimo Moro, del Sindaco Edgardo Arosio, del nostro Presidente e del Presidente della Sezione Marche.
Anche il nostro gruppo ha partecipato il 16 settembre al 60° Anniversario della fondazione del Gruppo di Cagno.
Con l'occasione, il parroco Don Alberto Clerici, anch'egli artigliere da montagna e socio del Gruppo di Cagno, ha ricordato la ricorrenza di San Maurizio patrono degli alpini. Dopo i discorsi del capogruppo, del sindaco, del nostro presidente e del direttore Crugnola il corteo è sfilato per le vie di Cagno fino a raggiungere la chiesa parrocchiale dove Don Alberto ha celebrato la S. Messa
Avrete sicuramente letto la notizie riguardanti il cattivo stato dei cimiteri del Comune di Como. Non vogliamo certo entrare in questo argomento riguardo alle polemiche che si sono succedute.
Solo la notizia che , adottando anche in questo caso il nostro motto “Ricordare i morti….aiutando i vivi”, gli Alpini di Como , in particolari quelli della nostra Unità di protezione Civile con alpini del nostro gruppo , si sono adoperati, nella giornata del 5 settembre, per pulire i vialetti del Cimiteri di Albate.
Una “Compagnia” di alpini, alcuni dei quali provenienti dalla Valle Intelvi, con alla testa il Presidente sezionale Enrico Gaffuri , per diverse ore si sono adoperati , muniti di pale, vanghe, rastrelli, zappe , per pulire i vialetti del cimitero che man mano assumevano un aspetto decoroso mentre il camion della nostra Protezione civile all’esterno del cimitero si riempiva di erbacce che poi sono state portate in discarica.
Dopo una breve “pausa alpina” per un panino , il lavoro è continuato e, a mezzogiorno, il cimitero aveva assunto un nuovo aspetto, consono al luogo.
Tanti i ringraziamenti ricevuto dagli Albatesi durante il lavoro e successivamente.
Il lavoro non è terminato completamente quindi l’ appuntamento sarà per la prossima settimana per completare la pulizia.
Nel bel mezzo di agosto, quando le vacanze si sostituiscono alla quotidianità per invitare ciascuno ad un meritato periodo di riposo, l’ Alpino albatese Fiorenzo Zanfrini ha posato lo zaino a terra ed è salito al Paradiso di Cantore.
Classe 1947, nato e cresciuto in Curt Granda, uno dei toponimi storici di Albate, fu tra coloro che ebbero la fortuna di avere come insegnante, alle scuole elementari, la maestra Elena Rossetti, Crocerossina e indimenticabile educatrice. Fu in quegli anni che Fiorenzo e tutti gli scolari del ’47 iniziarono a sentir parlare di Alpini perché in quarta elementare la maestra fece leggere, a turno fra gli alunni, un libro famoso a quei tempi: “Piccolo Alpino” di Salvator Gotta.
Fiorenzo fu tra quelli che, dopo la quinta elementare e i successivi tre anni di scuola commerciale, entrò a 14 anni nel mondo del lavoro fino alla chiamata per il servizio militare. Dopo il CAR a Cuneo fu inviato al Btg Morbegno a Vipiteno. Ma non ci rimase molto tempo: fu inviato alla Caserma Rossi di Merano per essere inserito nella Fanfara Alpina della Brigata Orobica.
Come mai questo trasferimento? Ecco spiegato.
Il papà di Fiorenzo, di nome Gildo – Alpino e Reduce di Russia, era un buon musicista; suonatore di saxofono e componente del Corpo Musicale Albatese che, come succede in tutte le famiglie nelle quali “si fa musica”, seppe trasferire al figlio la passione per l’arte dei suoni. Fu così che Fiorenzo divenne esperto nell’uso delle percussioni; alla Caserma Rossi entrò nelle simpatie del m.llo Gerardo Caramico, napoletano doc e direttore della Fanfara Orobica, che addirittura lo scelse come proprio “braccio destro” per le prove e la logistica generale. Nella primavera del 1968 la Fanfara fu scelta per sfilare a Roma, il 2 Giugno, ai Fori Imperiali. Per Fiorenzo quel periodo fu il più impegnativo: ogni giorno prove infinite di musica e di sfilata fino all’esaurimento. Peccato però che Fiorenzo non potè partecipare alla cerimonia del 2 Giugno a Roma perché fu congedato qualche settimana prima.
Negli anni ’80 divenne socio del Gruppo Alpini di Albate e, in tempi recenti, anche consigliere del Consiglio Direttivo. Fra le altre attività accettò l’incarico di sistemare - prima - e gestire - poi - la biblioteca del gruppo. Sempre pronto a portare idee a favore delle attività associative, entrò a far parte della redazione del giornale “I Alpin del Mun Goi” fino a quando, nel giugno 2018, fu ricoverato per accertamenti clinici.
In soli due mesi comprensivi di un primo ricovero, una temporanea dimissione e un secondo ricovero, la malattia ebbe il sopravvento.
Adesso Fiorenzo ha raggiunto tutti gli Alpini di Albate che, prima di lui, sono saliti nel luogo di Pace Eterna. Noi lo ricorderemo insieme a tutte le Penne Nere che hanno contribuito, nel corso degli anni, a tenere alto lo spirito di appartenenza alla meravigliosa Associazione Nazionale Alpini e al Gruppo di Albate.
Ai familiari di Fiorenzo vadano l’affetto, la vicinanza e la preghiera di tutti gli alpini albatesi.
Dopo il saluto ufficiale della Parrocchia di Albate ai nostri Don Antonio e Alessandro , avvenuto il 1 luglio 2018, tante associazioni di Albate hanno voluto ricordare il 76° compleanno di Don Antonio che da 27 anni è diventato Albatese a tutti gli effetti.
Da parte del nostro Gruppo abbiamo voluto donare a Don Antonio un piccolo dono fotografico dove abbiamo ricordato del nostro primo incontro con lui . Un incontro , come i tanti per noi Alpini, che ha portato poi a tante occasioni di amicizia vera e genuina.
Un ricordo simile è stato fatto per Don Alessandro, che ora è stato destinato alla Comunità Parrocchiale di Montorfano, con il quale abbiamo condiviso alcuni anni di attività in Albate.
Successivamente il 28 luglio in occasione del 76° compleanno di Don Antonio le 9 associazioni (Agorà incontri Culturali Albatesi, Gruppo Alpini Albate, Corpo Musicale Albatese, Club Amici di Trecallo, Amici di Baraggia, U.S. Albatese, F.C. Albate Calcio, Unione Circoli Cooperativi, Gruppi Famiglia) hanno fatto dono di una bicicletta a pedalata assistita in occasione di una festa a sorpresa in Oratorio con torta, spumante e macedonia offerta a tutti i presenti.
Il regalo è stato molto gradito da Don Antonio. Abbiamo potuto poi vedere, il lunedi successivo , il Don nella prima prova su strada in cui è stato davvero entusiasta delle prestazioni della nuova bicicletta che potrà ben usare nei sui futuri spostamenti in città
Con questo dono le associazioni hanno voluto , oltre che festeggiare il compleanno di Don Antonio, dimostrare la loro vicinanza a Don Antonio che fra poco tempo assumerà un nuovo incarico a Como nella Parrocchia di San Bartolomeo.
Leggi tutto: Il saluto della Comunità di Albate a Don Antonio e Don Alessandro
Dal sito Ana.it La Grande Guerra è stata un evento fondamentale nella storia d’Italia, ha rappresentato il compimento delle aspirazioni risorgimentali per raggiungere l’unità del Paese. Nello stesso tempo ha creato le condizioni per l’avvento del Fascismo e per la successiva Seconda guerra mondiale. Quell’evento è fondamentale anche per la storia dell’Europa, si è infatti trattato di una vera guerra civile europea, che ha sancito la fine degli imperi e la nascita degli stati nazione che conosciamo oggi. L’Europa che costruiamo insieme nasce sulle memorie di quella tragedia, e nasce con nuovi obiettivi di cooperazione e la creazione di una nuova identità europea condivisa tra tutti i popoli aderenti. L’Ana con il Comando Truppe Alpine, i Comuni di Cortina d’Ampezzo e il Comitato Cengia Martini-Lagazuoi ritengono importante riflettere sul cammino percorso e impegnarsi a conservare le tracce di quel passato. È un’eredità che dividiamo con tutti i popoli, un tempo facenti parte dell’Impero austro-ungarico, che furono impegnati a combattere su queste montagne una guerra per noi difficile da comprendere. La montagna, allora luogo di lotta e sofferenza, può e deve diventare simbolo e dimostrazione di un impegno a lavorare insieme per l’Europa di domani.
Questo il programma organizzato in collaborazione con le Sezioni di Cadore e di Treviso:
Sabato 14 luglio giornata a disposizione per visita alle Gallerie del Lagazuoi e al Sass de Stria sui percorsi ripristinati, in particolare dai volontari della Sezione di Treviso. Alle ore 14 in vetta al Lagazuoi: inaugurazione percorso per diversamente abili sul sentiero dei Kaiserjäger, predisposto dai volontari della Sezione Ana di Treviso.
Domenica 15 luglio con inizio alle ore 10 al piazzale della seggiovia al Passo Falzarego, solenne cerimonia commemorativa del centenario della Grande Guerra con la presenza del Labaro dell’Ana scortato dal Presidente Favero, dal Consiglio Direttivo Nazionale, dal comandante delle Truppe Alpine, alla presenza di autorità civili e militari, anche dei Paesi ex belligeranti nella Grande Guerra.
Anche il nostro Gagliardetto di Gruppo era presente a questa manifestazione a cui ha partecipato il nostro socio Giorgio Montorfano. Ecco la sua cronaca.
Il 15 luglio 2018, in rappresentanza del Gruppo Alpini di Albate ho partecipato al Passo Falzarego alla Manifestazione Commemorativa per i 100 anni della fine della Grande Guerra, organizzato dal Comando Truppe Alpine e dalle sezioni A.N.A. di Treviso e Cadore, con la collaborazione del Comune di Cortina.
La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione della corona di alloro alla chiesetta del passo Falzarego, ai piedi del sasso di Stria, accompagnata dalle note del "SILENZIO" eseguito dal trombettiere Alpino, quindi una breve sfilata con in testa le Associazioni con i vessilli ed i gagliardetti, seguita dal Labaro scortato dal Presidente A.N.A. Ing. SEBASTIANO FAVERO.
A seguire una breve ricostruzione storica degli avvenimenti segnalati con appositi fumogeni, per dar modo ai presenti di individuare le postazioni degli eserciti contrapposti, sul Sasso di Stria, Lagazuoi Cengia Martini, sullo Spitzerstein e sul col Dei Bos; l'alzabandiera dei paesi combattenti in divisa d'epoca sulle note dell'inno Europeo e del Tricolore accompagnato dalle note dell'inno di Mameli cantato da tutti i presenti.
Hanno poi preso la parola le Autorità presenti a partire dal Presidente A.N.A sezione di Treviso Sig. Piovesan che ha voluto ringraziare i volontari per il ripristino dei percorsi di guerra e la sistemazione del percorso che porta sino alla vetta del Lagazuoi, reso accessibile anche a persone con disabilità; il Sindaco di Cortina, Giampietro Ghedina, che ha sottolineato, dapprima, le sofferenze subite dalla popolazione civile, all'epoca sulla linea del fronte, e condannato, poi, chi allora non seppe trovare alternative diverse per risolvere contrasti e conflitti fra le nazioni in modo pacifico. Il Sindaco ha poi concluso con i ringraziamenti ai volontari dell'A.N.A. e le Truppe Alpine che hanno lavorato insieme per salvare la storia di queste montagne. Il Consigliere della Regione Veneto, Franco Gidoni, ha portato il saluto del Presidente Zaia, assente per impegni istituzionali, ed il Generale Ornello Baron Vice Comandante delle Truppe Alpine ha evidenziato il sacrificio del S. Tenente Fusetti, medaglia d'oro, che con un manipolo di valorosi Alpini strappava al nemico la vetta del Sasso di Stria, sottolineando come le sue spoglie giacciano ancora fra quelle balze. Il Generale ha concluso il proprio intervento con l'auspicio che gli eserciti belligeranti promuovano iniziative di rispetto e collaborazione del bene comune.
Infine il Presidente nazionale A.N.A Ing. Sebastiano Favero ha messo in evidenza il sacrificio dei giovani che hanno perso la vita in questo conflitto auspicando che i giovani d'oggi si impegnino per iniziative e valori solidali quali il recupero di tracciati e ricordi della Grande Guerra, terminando il Suo intervento al grido, con voce forte e chiara, di VIVA L'ITALIA, VIVA GLI ALPINI.
La cerimonia proseguiva con la celebrazione della Santa Messa da parte di Don Giuseppe che ha glorificato il valore della preghiera ed ha ringraziato quanti hanno voluto e organizzato questa cerimonia.
La cerimonia si è chiusa con il Presidente A.N.A. sezione Cadore, Antonio Cason, che ha letto la Preghiera dell'Alpino ed il canto eseguito da tutti gli Alpini presenti, senza sottofondo musicale, del " 33", la classica marcia degli Alpini.
Dopo la cerimonia non è mancato il classico "RANCIO ALPINO"
DISCORSO DEL PRESIDENTE NAZIONALE A.N.A. FAVERO
Buon giorno a tutti, dopo 100 anni della fine del primo grande conflitto mondiale, per la fine di una guerra, come è stato detto prima dal Sindaco di Cortina , devastante, che non ha coinvolto solo i combattenti ma anche le popolazioni che erano su questi territori, e allora mi viene spontaneo pensare una cosa, per noi oggi che viviamo 70 anni di pace è imperativo non dimenticare, perché vedete qualcuno è convinto che la pace sia qualcosa di dovuto, non è così, la pace noi la dobbiamo conquistare e difendere giorno per giorno perché altrimenti siamo condannati a dimenticare, siamo condannati a ripetere, e i segnali purtroppo nel mondo oggi ci sono tutti e allora ancora con più forza dobbiamo avere il coraggio di dire sopratutto alle giovani generazioni non dimenticare, non dimenticare che i ragazzi dall'una e dall'altra parte che hanno combattuto per il senso del dovere, che hanno fatto il loro dovere, altra parola che spesso oggi è dimenticata perché sentiamo parlare solo di diritti, no è il dovere il primo richiamo anche per i giovani di oggi è il dovere a saper fare la propria parte e saperla fare con disponibilità al servizio degli altri, quello che ieri è stato inaugurato, quel percorso per disabili è un segno concreto di quanto questa nostra Associazione nazionale Alpini fa oggi nel momento in cui c'è bisogno di Alpini come ieri e non solo, certamente si e voglio anche lanciare questo messaggio forte, dire a tutti, dire all'Italia, ma non solo, dire all'Europa noi ci siamo, ci siamo perché siamo solidali, perché siamo capaci di condividere e voglio che anche i giovani di oggi lo fossero ancora e allora senza paura con forza gridiamo ancora una volta VIVA L'ITALIA VIVA GLI ALPINI
La nona edizione di “dopo le sette..” si è svolta sabato 14 luglio nei pressi del parco giochi della Valbasca e come sempre ha avuto un buon successo. Nonostante il tempo non promettava nulla di buono, tanti Albatesi e non si sono dati appuntamento per passare una serata immersi nella natura e nelle bellezze del parco Spina Verde gustando le specialità dei nostri cuochi.
Continua la nostra donazione di generi alimentari alla Conferenza della S.Vincenzo.
Nel II° trimestre, su richiesta della responsabile Sig.ra Mariadele, il nostro
gruppo ha consegnato presso la loro sede 20 kg di zucchero, 7,5 kg di caffè e 4 kg di tonno.
Il 19/6/18 la scuola Infanzia di Trecallo ha chiesto la collaborazione del nostro gruppo per accompagnare i bambini in una passeggiata in Valbasca. Diversi soci alpini ed amici si sono prestati per sorvegliare i bambini lungo il tragitto di andata e ritorno dall'Asilo. La passeggiata prevedeva anche la colazione al sacco consumata all'ombra del bosco dei carpini in Valbasca dopo lo svolgimento di alcuni giochi che avevano come tema la ricerca del toro "Ferdinando". Stanchi ma felici i bambini e le loro insegnanti sono state riaccompagnate in asilo.
Qui di seguito trascriviamo il gradito messaggio di ringraziamento che la direttrice Sig.ra Mariapia ha inviato al nostro indirizzo email:
A nome di tutti i bambini, dei genitori e delle insegnanti della scuola dell'infanzia di Trecallo ringrazio tutto il gruppo alpini che martedì 19 giugno ci ha accompagnati nella nostra annuale passeggiata in Val basca.
Grazie alla sensibilità, gentilezza e pazienza dimostrata avete fatto in modo che i bambini abbiano trascorso una bella giornata da ricordare.
Grazie ancora e Buone vacanze!
Mariapia Cerrone
Lo scorso 13 giugno siamo stati invitati dal nuovo parroco della parrocchia di S. Antonio Rev. Gianmarco , a presenziare alla S. messa e tradizionale processione per le vie della parrocchia in onore di S. Antonio. Don Gianmarco ha voluto che fossimo noi alpini a portare la statua lungo il percorso della processione. Grande la partecipazione dei fedeli della parrocchia e di tanti altri pellegrini che nella giornata hanno voluto visitare il Santuario , unico in Lombardia, intitolato al Santo.
Da parte del nostro gruppo il ringraziamento a Don Gianmarco per la sensibilità che ha avuto nei nostri confronti invitandoci alla cerimonia.
Un grazie anche a Lucia, per le belle foto che ci ha inviato.
dal sito www.Ana.it
In occasione della conferenza stampa della 91ª Adunata nazionale, è stata presentata a Trento la diciassettesima edizione del Libro verde della solidarietà. Come ogni anno gli alpini hanno lavorato a favore delle loro comunità, ma non solo. Sono 3 milioni e 500 mila gli euro raccolti per la ricostruzione nelle zone terremotate; tante le ore spese con i giovani nelle scuole e anche nei campi scuola organizzati dalla Protezione civile dell’Ana. E ancora il tempo dedicato agli anziani, alle persone in difficoltà. Un libro colmo di bene in grado di stupirci ogni anno: 2.351.561 ore per la comunità e 6.693.949,61 le somme raccolte e donate.
Il nostro gruppo ha donato:
779 ore di lavoro gratuito
4050,00 euro in denaro a varie Associazioni
Il nostro gruppo era presente , su invito del Corpo della Polizia Penitenziaria di Como , alla S. Messa celebrata nella basilica di S. Fedele, in occasione della festa del Patrono S. Basilide.
Riceviamo e pubblichiamo:
Un sentito grazie a tutti i gruppi e le persone che con la loro presenza e collaborazione hanno reso la giornata di domenica una gioiosa e partecipata festa comunitaria.
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale
Il Consigliere Nazionale Lorenzo Cordiglia è stato nominato Vicepresidente Nazionale della nostra Associazione.
Lorenzo continua ad essere il nostro Consigliere di riferimento come sezione di Como ed assume l’incarico di Coordinatore di ben quattro Commissioni di lavoro, tra le quali quella delle Grandi Opere. A Lorenzo Corniglia gli auguri dal gruppo Alpini di Albate per il suo impegno ed laboriosità.
Venerdi 7 giugno 2017 in occasione della premiazione dei concorrenti del Premio Poesia "Mariapia Maliverno" , il nostro gruppo era presente presso la Scuola "Guglielmo Marconi" di Albate per la consueta cerimonia di donazione del Tricolore agli alunni delle classi terze che quest'anno lasceranno l'istituto. La donazione, nata nell’anno 2011 in concomitanza del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, vuole essere un ricordo per questi ragazzi che dal prossimo anno frequenteranno istituti al di fuori della nostra Comunità di Albate. Il dono del Tricolore , vuole ricordare ai ragazzi l'appartenenza alla più grande Comunità che è la nostra Italia, ricordando i Sacrifici degli innumerevoli giovani ragazzi Caduti durante la Grande Guerra, per donarci una Patria, di cui tutti noi dobbiamo sentirci in Dovere di onorare. All’ inizio della cerimonia Flavio Pedretti ha portato i saluti della Sezione di Como. Di seguito il Capogruppo Giampaolo Bergna ha salutato e ringraziato l’Istituto per questa opportunità di essere ancora una volta “presenti” fra i ragazzi rinnovando questa tradizione. Presente anche il direttore del giornale sezionale “Baradell” Pedretti Piergiorgio.
Il Gruppo Alpini di Albate ha voluto donare in questa occasione un Tricolore anche alla nuova dirigente Dott.ssa Valerio Cornelio che da quest’ anno guida l’ Istituto.
Il Gruppo Alpini di Albate rinnova i ringraziamenti a tutti gli insegnanti del Istituto comprensivo Como Albate per averci dato la possibilità di essere ancora “presenti” fra i ragazzi proponendo un piccolo contributo alla loro formazione.