In ricordo di Valerio Sampietro
Un fulmine a ciel sereno. Una notizia di quelle che, oltre a sconvolgere l’animo e il cuore, pone ciascuna persona di fronte all’imponderabilità del destino umano.
Il giorno 7 aprile, mentre il mondo cristiano ravviva la fede nel Cristo Risorto, l’Alpino Valerio Sampietro è tornato alla casa del Padre o, come diciamo noi Penne Nere, è andato avanti.
Classe 1938, “coscritto speciale” della sua amatissima Angelina – entrambi erano nati lo stesso giorno dello stesso mese dello stesso anno, il 10 febbraio – fino agli ultimi giorni di marzo nessuno poteva presagire un evento così improvviso e doloroso.
Tutte le mattine lo si poteva incontrare sulla via Canturina mentre, con passo lentissimo, accompagnava la moglie Angelina sottobraccio per la passeggiata quotidiana, un caffè al bar dell’amico Daniele e il ritorno a casa.
Poi il ricovero d’urgenza e la battaglia di pochi giorni contro il Covid19 che non gli ha lasciato scampo.
Angela e Valerio: un esempio di amore coniugale fedelissimo che, nel corso dei decenni vissuti insieme, non ha mai subìto la benchè minima incrinatura; un amore coniugale che ha sempre rafforzato la loro unione soprattutto quando le due mamme – Rosa di Angelina e Agnese di Valerio - hanno avuto bisogno di assistenza e sono state curate amorevolmente a casa fino all’ultimo giorno di vita.
E poi il lavoro; anni e anni insieme nel laboratorio di tappezzeria a Como, in via Milano; anche qui sempre ben visti dai “colleghi” di altre attività nelle vicinanze.
Valerio ci lascia un bellissimo ricordo di vita. Era un Alpino del reparto “alpini zucconi” che più “zucconi” non si può; quando spiegava una sua idea era quella e basta e non c’era modo di fargliela cambiare. Lo ricordiamo bene quando nel 1983 si corse il rischio di dover abbandonare la sede del Gruppo. E quando per scongiurare il pericolo si fece avanti l’idea di acquistarla, fu tra i più convinti assertori che era una cosa da fare; e la sua zucconeria fu vincente.
Caro Valerio, adesso che non sei più con noi, ci mancherà la tua compagnia e il tuo esempio, ma ti ricorderemo anche e soprattutto per il tuo modo di essere stato “Alpino sui generis”.
Alla carissima Angelina, alle sorelle Carla e Claudia, al fratello Alpino Enrico, ai parenti tutti, giunga il pensiero di vicinanza di tutti gli Alpini di Albate e una preghiera di suffragio.
Gli Alpini del gruppo di Albate