In ricordo di Giuseppe Montorfano
Responsabilità e intelligenza al servizio degli altri
Giuseppe Montorfano arrivava tutte le sere in Oratorio con la giacca sottobraccio e la sua cartella di cuoio. Da presidente dell' US Albatese, la società sportiva che di quel luogo é una delle espressioni, si é sempre sentito responsabile; chiedeva le novità della giornata, firmava i documenti che gli venivano consegnati; poi condivideva il problema quotidiano e indicava una sua proposta per la soluzione.
Ha fatto questo per diciotto anni, una storia quasi infinita; lo ha fatto con tanta responsabilità, intelligenza, amore e quel tocco di classe che lo ha sempre contraddistinto. Tocco di classe che tante persone gli riconoscevano anche sul lavoro; un apprezzato studio di ragioneria che aveva costruito negli anni; il valore del lavoro, sempre portato avanti con impegno, volontà e - da sottolineare - con la massima correttezza, cosa rara di questi tempi.
E' stato un presidente sempre presente, apprezzato; con lui al vertice, l'US Albatese, grazie anche ai tanti collaboratori e allenatori, ha raggiunto non solo ottimi risultati agonistici, ma soprattutto aggregativi ed educativi, per mantenere fede alla missione più importante di questa compagine oratoriana.
E poi le tante manifestazioni organizzate che hanno coinvolto società sportive della città e della provincia; esempio fra tutti il Torneo in ricordo di Gigi Meroni con la partecipazione di tante squadre; la realizzazione del Murales al Campo Meroni di Vittorio Mottin, purtroppo andato distrutto; e quella indimenticabile serata celebrativa in Biblioteca con Sandro Mazzola, Nando della Chiesa e il film del duo Pedretti-Caironi che tanti ancora oggi ricordiamo.
Momenti di felicità per tanti ragazzi e tante persone. In oratorio, sotto la sua presidenza, sono da ricordare l’illuminazione del campo a undici e l'impianto di irrigazione.
Nella nostra Comunità il suo impegno é sempre stato notevole; era membro attivo nel Consiglio degli affari economici della Parrocchia; una voce attenta e generosa.
Poi tanti altri valori tra i quali quello della famiglia - peccato andarsene proprio adesso con i nipoti che stanno diventando grandi – e quello dell'amicizia. Penso che tutta Albate gli volesse veramente bene e lo stimasse.
Personalmente avevo diverse visioni sulla vita sociale e sulle sue soluzioni; lui era del Milan, io dell'Inter, quindi tante differenze di colore anche nello sport, ma l'amicizia e il fine comune - quello del "servire” - ci ha fatto condividere tanti giorni e anni.
La velocità con cui il Signore se l'ha voluto a sé dopo un breve ma impegnativa sofferenza, ci invita a riflettere sulla bellezza della vita per viverla al meglio condividendola con gli altri; l’essenziale è avere sempre la lanterna accesa.
Questo un mio personale ricordo che il Gruppo Alpini di Albate, al quale Giuseppe era iscritto, mi ha chiesto. Concludo, e penso che questo sia un pensiero condiviso da tutti, ringraziando Beppe per tutto quello che ci ha dato. Qui, noi, non lo dimenticheremo mai.
Luigi Nessi
Umile e onesto
Così definiremmo la persona di Giuseppe Montorfano se avessimo solo due parole a disposizione.
Umile perché nei suoi molteplici impegni non ha mai fatto pesare le sue capacità ma ha sempre voluto essere uno tra tutti, ascoltando, dando consigli, accettando con attenzione le diverse idee nel desiderio, mai dimenticato, di giungere a decisioni condivise e rendere più serena la vita e le attività della compagine affidatagli.
Onesto perché la sua vita è sempre stata impregnata di questa virtù purtroppo andata perdendosi nei meandri egoistici della società del benessere e del consumismo sfrenato nella quale tutto sembra lecito. Per molti anni ha svolto la professione di ragioniere commercialista in modo irreprensibile; e questo rimane – per fortuna insieme a quello di altri suoi colleghi - un esempio luminoso per la città di Como che ha visto recentemente un fiorire di vergognose situazioni di malaffari finanziari, di mazzette date e ricevute, di alleanze trasversali con funzionari statali per ottenere in modo truffaldino sconti sulle pendenze fiscali e sanzionatorie dei clienti.
Per molti anni ha fatto parte del Consiglio degli Affari Economici della parrocchia lavorando anche in questo contesto con competenza e generosità.
Giuseppe – Alpino – è stato iscritto al Gruppo di Albate fin dai primi anni della sua ricostituzione del 1975 ma, a causa dei suoi numerosi impegni, non trovava il tempo di frequentare la sede ma era puntualissimo a presentarsi in segreteria ad ogni inizio d’anno per rinnovare il bollino. Anche da questo punto di vista è stato un esempio, al contrario di altri Alpini che regolarmente si dimenticano di questo importante gesto associativo e devono essere rincorsi.
Adesso Giuseppe è salito in Paradiso per raggiungere la numerosa schiera di Penne Nere albatesi che l’hanno preceduto. Di lui ci rimane, e non finiremo mai di ringraziarlo, un fulgido di vita vissuta mantenendo fede a due valori irrinunciabili: l’ umiltà e l’onestà.
Gli Alpini del gruppo di Albate sono vicini alla moglie e ai figli con profondo senso di cordoglio e una preghiera.
Gli Alpini del gruppo di Albate