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Concerto di Natale 2018 del Corpo Musicale Albatese
Il Corpo Musicale Albatese organizza in collaborazione con Il Gruppo Alpini Albate e Agorà incontri culturale albatesi, il tradizionale concerto natalizio.
Tutti siete invitati
Pranzo e gita sociale 2018 a Parma - sabato 8 dicembre 2018
L’8 dicembre è stato per il nostro gruppo giorno di ritrovo e gita in occasione del tradizionale pranzo sociale che quest’anno si è tenuto in provincia di Parma.
Puntualissimi, alle ore 7.00 di mattina, in 58 partecipanti siamo partiti con un pullman della Rampinini alla volta di Parma per una visita guidata della città. All’arrivo ci attendeva l’amico Maurizio Donelli, socio del gruppo alpini di Collecchio, il quale ci ha accompagnati durante tutta la nostra permanenza in città. Parma ci ha affascinato e con l’aiuto di Maurizio e dell’esperta guida Elisabetta abbiamo visitato il Parco Ducale dove, in un’ala del Palazzo Giardino, si trova la sede dei famosi Carabinieri dei Ris. Abbiamo proseguito per le vie del centro, in una mattinata un pò freddina e ventosa ma con un cielo terso, dove abbiamo potuto ammirare i principali monumenti, dal Duomo, al Battistero, al palazzo della Pilotta, al Teatro Regio, e la Chiesa della Madonna della Steccata. A metà mattina non ci siamo fatti mancare “un’abbeverata” nei pressi della Piazza Garibaldi che è tagliata in due dalla famosa via Emilia. Molte sono state le curiosità e storie ascoltate che in molti di noi hanno suscitato l’interesse di ritornare e dedicare a questa città più tempo per approfondire quanto non ci è stato possibile vedere.
Stanchi ed affamati, alle 13 siamo arrivati alla Trattoria dove era stato prenotato il pranzo. Abbiamo degustato piatti tipici del luogo ed abbiamo avuto l’opportunità di acquistare anche prodotti locali nell’attiguo spaccio. Abbiamo avuto anche la gradita visita del capogruppo di Scipione, Lamberto Zanella, che riveste anche la carica di consigliere sezionale.
Alla fine di una ricca lotteria che ha divertito tutti i partecipanti, siamo ripartiti alla volta di Como, con la pancia piena e soddisfatti della bella giornata trascorsa insieme.
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“Ricordi della Grande Guerra”
Bella serata quella del 1 dicembre ad Albate. Ricordi della Grande Guerra è uno spettacolo di ricordi e canti che ripercorrono le vicende della Grande Guerra.
Il Coro Nigritella e la Associazione Felice Splinder di MOnteolimpino ci raccontano gli eventi che portarono al primo grande conflitto mondiale ma , insieme alla storia, raccontano anche le vicende dei soldati che la guerra l’ hanno vissuta in prima persona. In particolare vengono citato alcune parti del diario dell’ Alpino di Lomazzo Attilio Figini, nato a Lomazzo il 14 settembre 1895, figlio di Giovanni, contadino morto nel 1910, vittima del ciclone che colpì Lomazzo, al ritorno dalla prigionia continua l’attività di contadino e quindi si occupa del commercio di legna e carbone. Muore a Lomazzo il 31 dicembre 1959 e di Luigi Re padre del consigliere sezionale Pietro Re.
Nelle pagine del diario , raccontate degli attori della Splinder, viviamo dapprima la paura e l’ attesa degli eventi, poi la tragedia dei primo scontri e infine il periodo di prigionia. La voce fuori scena fa un resoconto storico degli eventi, citando poi personaggio quali D’Annunzio e Ungaretti.
Il Coro, davvero bravo e diretto dal M° Camporini, ha proposto il repertorio classico della tradizione alpina.
Durante gli stessi brani musicali come detto alla presentazione della serata, venivano proposti i nomi di tutti i Caduti di Albate che nella serata volevamo essere ricordati.
Attilio Figini così conclude il suo preziosissimo diario.
“ Se dovessi soccombere chi mi trova indosso questo libretto faccia il favore di mandarlo alla signora Maria Figini – via Cirimido-Lomazzo- Provincia di Como” . Ed è cosi che il diario è arrivato a noi anche merito delle figlie di Attilio , Ombretta e Mariateresa presenti alla serata.
Qui sotto riportiamo il finale dello spettacolo.
“Per fortuna è riuscito lui stesso a riportarlo a casa e lasciarlo ai suoi cari. Non così per Decio Raggi ed il tenente Ferrero, mentre il pittore Fortunato Depero ed il poeta Giuseppe Ungaretti sono sopravvissuti a quei terribili avvenimenti. Molti..troppi…dopo aver patito a lungo nei campi d’internamento, come per Attilio Figini, sfiancati nel fisico, ma specialmente nello spirito, sono tornati in famiglia.
Attilio, Luigi, Decio, Fortunato, Giuseppe, Antonio ci hanno raccontato, come è d’uso dire oggi in televisione, “in diretta” la loro storia, ma essi rappresentano i migliaia e migliaia di nomi che “ la diretta” l’hanno vissuta e conclusa sui campi di battaglia o in prigionia.
Nella storia degli ALPINI, riassunta nel racconto “ IL CAPPELLO ALPINO”, proprio il tanto amato e prezioso cappello ad un certo momento esclama:
Il mio nome è Bepi..o Giulio, ma anche Alfredo, Giovanni, Antonio, Luigi, Ambrogio, Marco….e Franco, Alessandro, Giuseppe…bastaa!....Basta, non ce la faccio, non posso ripensare a tutti quegli innocenti morti!
Prima di rendere omaggio a loro con il nostro “INNO NAZIONALE” vogliamo concludere il nostro memoriale con due righe che paiono sconclusionate ed emblematiche, di Attilio Figini, scritte lunedì 30 settembre 1916 e specialmente con il suo drammatico appello che vuole essere grido di dolore, ma specialmente di ammonimento e speranza per noi:
Pioggia-pioggia-pioggia, orologio e ora: oh, destino codardo!
Chi troppo pena e chi gode amaro …..ricorda!!
Una semplice ma grande serata per Ricordare e rendere Memoria ai sacrifici di tanti italiani cento anni fa.
Giornata della Colletta alimentare 24 novembre 2018-Grazie
Grazie,
agli Alpini e Amici del nostro gruppo Mauro, Bruno, Samuele, Giovanni, Mario, Marco, Piergiorgio , Emilio, Filippo, Massimo, Giulio, Paolo, Generoso, Giampaolo, Enrico Angelo, Luigi, Antonio, Flavio , Guido , Filippo, Federico, Tiziano, Antonio, Marco, Camillo, Roberto, Carlo Valerio e a tutti gli alpini e amici Volontari della nostra Unità di Protezione Civile che hanno lavorato sino a tarda notte.
I dati della definitivi raccolta a Como :
-dato di Como 136 tonnellate uguale allo scorso anno
(anno 2017/136 tonnellate 2016/138 2015/149 2014/155 2013/152 2012/166 )
-dato nazionale 8.350
(anno 2017 8.200 tonnellate 2016/8500 2015/9000 2014/9201 2013/9037 2012/9622 )
E grazie a tutti i donatori che hanno voluto condividere con noi questo gesto di Solidarietà.
In ricordo dell’Alpino Giancarlo Guarisco
Se n’è andato improvvisamente. E allora viene spontaneo ricordare le parole di Gesù “ Siate pronti con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito appena arriva e bussa alla porta…”. Con questa similitudine il Signore ci parla del significato della vita e ci dice che, se saremo svegli quando arriverà la sua chiamata, riceveremo la ricompensa del Paradiso; una ricompensa che non finirà mai, cioè eterna. La morte di Giancarlo è la dimostrazione di questa parabola del Vangelo; lui viveva solo e la notizia della sua morte è trapelata solo dopo che un amico, non vedendolo arrivare ad appuntamento, si è preoccupato e ha lanciato l’allarme.
Giancarlo non era sposato; però, sin dalla gioventù, aveva scelto di unirsi in una sorta di matrimonio con la montagna; la sua era una passione sincera, appassionata e coinvolgente. Chi l’ha ben conosciuto potrebbe raccontare dei cento e cento episodi a dimostrazione di questo sua particolare predilezione che ha riempito tutta la sua vita.
Nell’omelia del commiato il parroco don Luigi ha ricordato che nella preghiera del Santo c’è la frase “..in alto i cuori…”…e Giancarlo molte volte ha elevato il suo cuore sulle cime a lui tanto care, laddove il Paradiso è più vicino e invita alla riflessione sul tempo della nostra vita e su come ci prepariamo per ottenere la “ricompensa del Paradiso”.
Il presidente del CAO Como – Club Alpino Operaio, Erio Molteni – ha ricordato con visibile commozione che Giancarlo era un socio fedelissimo, sempre impegnato e di esempio per tutti; al termine delle molteplici attività, quando aveva la certezza che tutto si era svolto per il meglio, era solito dire:”.. e anca stavolta l’è andada ben…”. E così si manteneva viva in lui la passione e la volontà che lo portavano ad organizzare e a partecipare alla successiva.
Aveva più di 80 anni ma era ancora in gamba con un fisico sempre pronto alle ascensioni, non più quelle impegnative della gioventù, ma sempre di livello sufficiente per mantenere il patto che in gioventù aveva stabilito con la montagna.
Aveva fatto la naja alpina negli anni ’50, quando la vita di caserma era certamente più faticosa di quella che sarebbe stata da dieci anni dopo in avanti, ed era iscritto da molti anni al Gruppo Alpini di Albate che però frequentava poco a causa del suo impegno nel CAO Como; in precedenza invece la sua presenza nella sede del gruppo era abituale insieme ai suoi amici muntagnit; da sempre aveva il merito di rinnovare puntualmente il bollino associativo ad ogni inizio anno.
Adesso ha raggiunto in Paradiso gli altri Alpini di Albate che lo hanno preceduto e che, dopo 43 dalla rifondazione del gruppo, hanno superato le quaranta unità. E non c’è augurio migliore che quello di pregare con le parole di Bepi De Marzi che 22.000 giorni fa ha scritto:
Dio del cielo, Signore delle cime, un nostro Amico hai chiesto alla montagna.
Ma ti preghiamo; su nel Paradiso lascialo andare per le tue montagne
Santa Maria, Signora della neve copri col bianco, soffice mantello
il nostro Amico, nostro Fratello; su nel paradiso lascialo andare per le tue montagne
Bepi De Marzi e i suoi Crodaioli a Como e nella nostra sede
Ancora una volta la nostra città ha potuto ascoltare la musica e la poesia di Bepi De Marzi che, con i suoi Crodaioli, hanno offerto una serata indimenticabile nella Basilica di S. Fedele a Como ripetendo quella del 4 dicembre 2010 in occasione della chiusura dei festeggiamenti del 90° della nostra sezione. Il concerto , tenuto il 17 novembre , voleva invece chiudere le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra. Guerra che ha lacerato la Terra dove Bepi è nato e vissuto , che ama profondamente.
Direttore unico per un coro unico come i Crodaioli ha saputo, partendo dalla tradizione del canto corale della montagna, trasformarlo in una poesia sublime. L’ amore della propria terra si fonde con le tradizioni della famiglia ma , nel contempo, la sua musica canta le tragedie umane ma sempre con infinita speranza.
Raccontando di boschi distrutti delle recenti calamità , di Mozart, passando a Rigoni Stern suo grande amico , dei bambini migranti , ritornando alla sua infanzia, Bepi ti trasposta con la sua voce lieve e ti racconta la vita.
Il concerto è stato impreziosito dalla presenza del gruppo vocale Famiglia Sala, albatesi, che si è esibita sia con canti di Bepi che con un repertorio classico.
Il finale non poteva che essere “Signore delle Cime” scritto da Bepi , cantato da tutti i presenti e accompagnato all’ organo da Pedretti Piergiorgio nostro socio.
Per il nostro gruppo è stata l’ occasione per ospitare i Crodaioli per la seconda volta presso la nostra sede per una cena dopo il concerto.
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La Scuola d'Infanzia S.Antonino alla mostra di arte contemporanea “Humans” Miniartextil"
Martedì 13 novembre, dopo pranzo, alcuni alpini ed amici del nostro gruppo hanno accompagnato nr. 24 bambini bambini grandi della Scuola d'Infanzia S.Antonino
a Como. Con un bus di linea la comitiva ha raggiunto Piazza Vittoria per una visita guidata alla mostra di arte contemporanea “Humans” Miniartextil Como 2018.
La mostra, allestita nella ex Chiesa di S. Francesco in via Battisti a Como, è stata davvero coinvolgente. Tutti i bambini sono stati impegnati in varie attività allo scopo
di illustrare le varie tecniche ed i materiali con cui erano state realizzate le 54 opere ed i significati che ognuna di esse voleva esprimere.
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