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Leggevamo ad Albate II edizione 3° incontro organizzato dal Club Amici di Trecallo

Il terzo incontro di “Leggevamo ad Albate II edizione” sì e svolto nella serata del 13 dicembre, S. Lucia, presso la sede del Club Amici di Trecallo

La serata, se dovessimo fare delle statistiche , è stata quella che ha avuto il maggiore numero di lettori (14) quindi i complimenti vanno al Club Amici di Trecallo per l’ottima organizzazione.

 

Vedi il filmato della serata

Alessandro ci ha presentato un brano tratto dall’enciclica Lumen Fidei.
Lumen Fidei è la prima enciclica di papa Francesco, pubblicata il 29 giugno 2013, nell'anno della fede. Il testo della lettera enciclica è stato iniziato da papa Benedetto XVI durante il suo pontificato, poi consegnato al suo successore Francesco che ne ha esteso e firmato il lavoro.
In essa viene affrontato il tema della fede, in continuità con le due precedenti encicliche di papa Benedetto XVI, Deus Caritas est e Spe salvi, dedicate rispettivamente alla carità e alla speranza, chiudendo così la trilogia sulle virtù teologali.

Cesare, ha proposto un brano tratto da “I quattro accordi” pubblicato nel 1997 da Don Miguel Angel Ruiz (nato nel 1952), messicano.  Sostiene la libertà personale da accordi e le credenze che abbiamo fatto con noi stessi e gli altri che stanno creando limitazione e infelicità nella nostra vita. In definitiva, si tratta di trovare la propria integrità, l'amore di sé, e la pace per mezzo di assolvere se stessi da ogni responsabilità per i mali altrui. I quattro accordi sono:  Essere impeccabile con la Tua Parola, Non prendere nulla personalmente, Non fare ipotesi e Sempre fare del tuo meglio.
 
Angelo ha letto un breve racconto di cronaca tratto dal quotidiano “Avvenire”. Un parto “precipitoso” , accaduto nei primi di dicembre nel centro di Milano, si trasforma in evento che coinvolge tanti cittadini in aiuto alla mamma , al papà ed al figlio che aveva fretta di nascere.

Viviana ci ha letto un bel racconto  trovato sul Web, storia di un postino che intercetta le lettere con indirizzi illeggibili e nei giorni precedenti il Natale gli capita tra le mani una lettera indirizzata a Dio. Decide di aprirla e scopre che a scrivere è un’anziana signora alla quale dei ladri hanno rubato gli ultimi 100 $ del mese, da qui i postini decidono di fare una colletta e mandano 96$ all’anziana signora. Dopo le Festività  l’anziana signora riscrive a Dio ringraziando e Gli fa notare che probabilmente i 4$ mancanti se li erano intascati i postini.

Giancarlo ci ha invece letto un bellissimo racconto “Il vento di Laura” tratto dal libro “Soffi al Cuore” di Giorgio Zigiotti. Una casa sul lago, un piccolo molo, un misterioso personaggio femminile, una barca sfondata e un’altra barca che, a pochi metri dalla riva, mette in scena “lo spettacolo di una studiata coreografia, un ballo senza musica e senza tempo”. Chi fosse Laura non lo sappiamo, ma anche noi sogniamo che ci aspetti sul molo al ritorno dall’ennesimo giro in barca.

Clemente ha presentato un brano da “Missa sine nomine” di Ernst Wiechert. Terminato l'incubo della seconda guerra mondiale, l'Europa si risveglia profondamente ferita non solo dalle devastazioni materiali, ma molto di più da quelle interiori e spirituali. Tre fratelli, di nobile famiglia, ritornano a casa e ritrovano quella "chiarezza della sera", dopo che la terra ha cessato di essere in collera con i suoi abitanti e la vita torna a fiorire nel grembo di una giovane donna, in cui ella riscatta, insieme al proprio passato, la dannazione della guerra e della morte dipinta nella figura del parroco del villaggio Senzanome (sine nomine) che ha consumato la sua "Missa" crocifisso sulla porta della sua chiesa.

Guido ci ha proposto di Ryszard-Kapuscinski “Ebano” il racconto “Madame Diouf torna a casa”. Il viaggio con madame Diouf nello scompartimento del treno che viaggia da Dakar a Bamako: l’istantanea di Dakar che sfila dal finestrino e il racconto dello spavento provocato dal sopraggiungere del treno  a chi ha disposto le bancarelle del mercato lungo i binari. Oppure la disavventura capitata verso Onitsha dove uno dopo l’altro, i veicoli in transito sono costretti a sprofondare in una buca, che diventa ‘il centro della vita locale’, sull’unica strada ed essere risollevati come pesanti pachidermi per proseguire il viaggio.

Paola ha letto un esilarante racconto di Achille Campanile dal titolo “Un’impresa colossale”. L’idea di una grande avventura commerciale di “acqua santa” benedetta addirittura dal papa, viene studiata in tutti i suoi aspetti. Purtroppo il progetto non andrà a buon fine proprio per merito (o colpa ?)di un “Monsignore”.

Luigino, tornando al clima natalizio della serata, ha presentato alcuni brani tratti dal libro “Inchiesta su Gesù Bambino” del vaticanista Andrea Tornielli. Il libro a domande come: in quale anno è nato Gesù? Maria ha partorito in una grotta, in una stalla o in una casa? I pastori e i re magi sono personaggi reali o leggendari? Erode ha realmente compiuto la strage degli innocenti? Un'indagine rigorosa che attraverso le fonti storiche ricostruisce i particolari di un evento affascinante e misterioso che ha diviso in due la storia dell'umanità.

Ultima lettrice, nuova alle nostre serate, Silvia ci ha presentato il prologo di “Italian Cricket Club, Il gioco dei nuovi italiani” di Francesco Moscatelli, Giacomo Fasola e Ilario Lombardo. In molti angoli d’Italia c’è un parco dove ogni domenica pachistani e indiani sikh incrociano le mazze, dimenticando le tensioni fra i loro Paesi di origine. Miracoli del cricket, il secondo sport più praticato al mondo. Italian Cricket Club è un viaggio alla scoperta del Subcontinente indiano o, meglio, della sua versione tricolore. In quei campetti, dietro l’eleganza del cricket, dietro i suoi rituali antichi ma sempre fedeli a se stessi, c’è qualcosa di più di uno sport: c’è un esperimento sociale di integrazione, che prova a spazzare via confini geografici e culturali, e c’è un paradosso, perché qui, in campo, è l’italiano “lo straniero”.

Per il protrarsi delle numerose letture non hanno potuto presentare i loro brani Giovanna “Ogni cosa alla sua stagione” di Enzo Bianchi, Franca “Penso a Dio qualche volta di notte” di Michele Brambilla e Flavio un racconto di Natale tratto da “Comaschi in Guerra”.

Come sempre le letture sono state intervallate da brani musicali. I musicisti presenti, autodefinitisi “Gli scappati di casa” ci hanno proposto brani di Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e Dario Fò. Bellissimi brani a tutti noti presentati, suonati e “cantati” dagli stessi musicisti.  Grazie quindi anche ad Abele, Michela, Luca e Marco.

L’immancabile rinfresco finale, gli auguri per le prossime festività e l’invito al prossimo appuntamento del 17 gennaio 2014 organizzato da Agorà incontri culturali albatesi hanno concluso l'incontro..
A tutti i lettori, ascoltatori e organizzatori di Leggevamo ad Albate II edizione” gli auguri per un Sereno S. Natale e felice anno 2014.