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Progetto LIFE+/ Valbasca

Si è svolto un incontro in data 10 gennaio 2013 presso la sala della ex Circoscrizione 1 ad Albate per presentare il progetto esecutivo "Potenziamento delle aree umide del Parco Spina Verde ai fini della valorizzazione della biodiversità - Area umida di Parè, Valbasca (Progetto LIFE+/Fondazione CARIPLO)"


Numerosa la partecipazione degli Albatesi e delle Associazioni del Territorio. Presenti il Presidente del Parco Spina Verde Arch. Giorgio Casti , il tecnico del Parco Vittorio Terza e il progettista Ing. Guido Locatelli . L'incontro, organizzata dall’amministrazione comunale e in particolare dal Vicesindaco dott. Silvia Magni, aveva lo scopo di presentare il progetto.
Il progetto rientra nella “Conservazione e valorizzazione degli habitat del SIC "(sito d’importanza comunitaria) di cui il Parco Spina Verde è diventato recentemente.
 Dopo l'esposizione del progetto , a dire il vero abbastanza risicata in quanto è stata proiettata SOLO una slide della zona , numerosi sono stati gli interventi dei presenti che in particolare  hanno fatto notare la assoluta mancanza di trasparenza e comunicazione dello stesso , nato già dal 2010 , deliberato nel febbraio 2012 , e venuto a conoscenza del territorio solo dall'allestimento del cantiere pochi giorni fa.
Assoluta mancata “trasparenza” nella comunicazione sia per gli Albanesi sia per le  Associazioni presenti quali il Gruppo Alpini Abate , l'Agora Incontri Culturali Albatesi e l'Unione Circoli Cooperativi  che da anni, ancora prima della nascita del Parco Spina Verde, hanno lavorato sulla zona rendendola un piccolo paradiso a due passi dalla città.
Altri dubbi sono stati posti sull'aspetto tecnico del progetto stesso: il primo in quanto la zona della Valbasca non è storicamente un’area umida ma bensì una zona di pascolo ed inoltre il torrente che dovrebbe permettere la realizzazione delle pozze , è per la maggior parte dell’anno è secco
 Forse, è stato fatto notare, l'intervento sarebbe si stato utile , lavorando sul percorso a monte delle zona per facilitare il decorso delle acque che si "perdono" lungo il corso e sistemando le sponde e argini.
Peccato che questa volta , a differenza di precedenti, non si sia voluto continuare quella sinergia fra Istituzione e territorio che ha sempre portato a risultati positivi.

Aggiungiamo che sul sito del Parco nulla è possibile vedere del progetto in questione. Per chi volesse averne documentazione è pregato di inviare richiesta tramite email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il filmato della serata dal portale "QUICOMO"

   

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